Da Nord Est alla manifestazione Fiom del 9 marzo a Roma con lo spezzone su welfare, reddito e audit

6 / 3 / 2012

Il 9 marzo saremo allo manifestazione indetta dalla FIOM.  Come le ultime settimane ci hanno visti impegnati nella lotta NO TAV, così venerdì saremo in piazza a Roma.

Sabato 25 febbraio abbiamo marciato in Valsusa contro gli arresti (che hanno colpito anche un nostro fratello) così come ci siamo mobilitati in questi giorni  per pretendere un cambio di rotta di quel modello di sviluppo a cui il TAV fa riferimento, un modello insostenibile dal punto di vista ambientale, gravido di appettiti speculativi (con grande soddisfazione della mafia) e imposto con la militarizzazione e la repressione.

Venerdì 9 marzo saremo nello spezzone  su welfare, reddito e audit perché, assieme alla FIOM, vogliamo sottolineare la centralità della difesa dei diritti dei lavoratori e della costruzione di un nuovo welfare.

Queste due istanze non possono marciare separate, il loro percorso deve continuare ad essere  intrecciato ed alimentarsi reciprocamente.

Lavoratori, precari e studenti devono dire, tutti assieme, che la risposta alla crisi della finanza non può essere l’ulteriore sottrazione di risorse alla spesa sociale e la cancellazione di diritti ormai acquisiti.

Noi chiediamo un reddito di cittadinanza che sappia rompere il ricatto della precarietà, chiediamo che l’articolo 18 venga mantenuto perché il suo annullamento non sarà foriero di vantaggi per i lavoratori atipici e chiediamo che venga cancellato il veto autoritario emesso nei confronti dei delegati della FIOM. 

Chiediamo un audit del debito e della fiscalità. Solo così noi precari, atipici e autonomi di seconda generazione potremo fare valere i nostri diritti.

Il nostro futuro prossimo dipende dalla nostra capacità di opporci immediatamente all’operato del governo Monti che, consenso o meno, si palesa sempre più come l'emissario in salsa italica della governance finanziaria europea. Quella stessa governance che sta affamando la Grecia, ma che non esita un secondo a spendere cifre ben maggiori per il salvataggio delle sue banche.

Il volto “tecnico” di Monti non esita a diventare autoritario quando impone la fermezza sul TAV, e sospettiamo che la stessa ineluttabilità si celi dietro le lacrime del ministro del Welfare. La ricetta montiana è, per ora, tagli, meno diritti per i lavoratori e più precarietà per i precari.

Contro questa ineluttabilità siamo in movimento e venerdì sarà un altro passo verso la costruzione di un’alternativa degna e democratica.

Venerdì 9 Marzo h. 9 Piazzale Aldo Moro – Roma

Centri Sociali del Nord Est

Info per partenze

* A Padova [email protected] tel.3287038283
* A Treviso [email protected]
* A Vicenza C.S. Bocciodromo - Presidio No Dal Molin [email protected]
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* Mestre - Venezia [email protected]

* Trento - [email protected]