Da Napoli: Libertà per i compagni del Pedro!

7 / 1 / 2013


Apprendiamo con rabbia dell'operazione di ps che alle prime luci dell'alba è scattata contro i nostri compagni di Padova con arresti domiciliari e perquisizioni. La Procura e la Questura di Padova hanno messo agli arresti domiciliari due compagni del CSO Pedro ed hanno costretti altri due all'obbligo di firma quotidiano.

I reati contestati sono quelli che riguardano la straordinaria mobilitazione del 14 novembre scorso che vide il protagonismo di migliaia di studenti ed attivisti in tutto il paese ed anche a Padova. Una settimana di mobilitazione che si aprì con la cacciata del ministro Fornero da Napoli durate in occasione del vertice italo-tedesco e proseguì con le mobilitazioni in tutto il paese fino allo sciopero europeo del 14 novembre, primo grande esperimento – riuscito – di mobilitazione europea reale.

Oggi per la giornata di lotta di Padova giudici e poliziotti chiedono di pagare il conto a Zuzzu, Zeno, Mattia e Zenzi, quattro nostri fratelli a cui oggi viene ristretta la libertà.

Siamo nati per rompere i recinti e non per rimanerci chiusi dentro.

Rompere il recinto delle politiche di ausetrità dettate dalla troika e dal Fondo Monetario Internazionale. Rompere il recinto di un teatrino della politica intendo a programmare la continuità delle politiche di rigore con o senza Monti.

Rompere anche quel processo continuo di criminalizzazione e repressione delle lotte sociali che stanno mettendo in campo in tutto il paese.

Siamo vicini ai nostri compagni colpiti dalle restrizioni delle libertà, a tutti i compagni e compagne del CSO Pedro di Padova. Pronti a mobilitarci per la liberazione immediata dei nostri fratelli.

Laboratorio Occupato Insurgencia

D.A.D.A.

Laboratorio Mezzocannone 12
Auditorium Occupato Carla e Valerio Verbano

Rete Commons