Da Liberalaparola solidarietà alla scuola di italiano dell'Associazione Ya Basta di Bologna

5 / 2 / 2010

Apprendiamo esterrefatti quanto accaduto a Bologna, in un contesto che ci accomuna: le strade della città, i quartieri, il territorio in cui vogliamo tutti poter circolare liberamente.

Ci stringiamo attorno agli studenti della scuola e all'insegnante fermati e minacciati, che insieme hanno toccato con mano l'insicurezza creata dalla militarizzazione nelle nostre città. Come insegnanti e studenti della scuola di italiano Liberalaparola, esprimiamo piena solidarietà a chi come noi desidera vivere in luoghi liberi e liberati, e ogni giorno costruisce una convivenza basata sulla condivisione: di una lingua, per comunicare e per far valere i propri diritti, di culture diverse per arricchire le nostre conoscenze.

Che non abbiamo paura lo gridiamo forte, anche insegnando l'italiano, a Venezia come a Bologna: siamo uniti nella costruzione delle iniziative verso il primo marzo 2010, la giornata in cui i migranti si faranno sentire puntando il dito contro l'ipocrisia di un sistema che, per ragioni economiche, li attira a sé, ma sul piano sociale ghettizza e criminalizza piuttosto che includere. Contro la crisi, culturale ed economica, e per costruire condivisione.

La scuola di italiano Liberalaparola del centro sociale Rivolta di Marghera-Venezia