Cosenza, occupazione abitativa verso il 12 aprile

Tredici nuclei familiari, circa cinquanta persone totali molti migranti trovano casa in centro città

30 / 3 / 2014

Tutti con il naso all’insù nella parte centralissima di Cosenza, il Museo all’aperto Bilotti, ex corso Mazzini. I passanti di solito abituati ad entrare nei negozi o a fermarsi a guardare luci e scritte illuminate adesso rivolgono gli occhi al grande striscione che si staglia da una palazzina: “Una sola grande opera – Casa e reddito per tutti”.

In una strada trasversale al MAB infatti, il comitato “Prendocasa Cosenza” ha realizzato una occupazione a scopo abitativo occupando “l’Istituto Del Sacro Cuore del Verbo Incarnato”. Una nuova occupazione a pochi mesi dalla precedente, realizzata in Viale della Repubblica e che nello scorso mese di dicembre è stata la sede di una delle due assemblee nazionale della rete «Abi­tare nella crisi», a cui aderisce “Prendocasa Cosenza”. Adesso, in Via don Minzoni, tredici nuclei familiari, circa cinquanta persone totali di cui il 70% migranti ed il 30% italiani, che occupano uno stabile ben messo nel centro città, di circa quattro piani.

Una risposta alle difficoltà dell’abitare ed un segnale chiaro all’agire politico, in una città che ha fatto parlare molto di sé nel panorama nazionale negli ultimi periodi, attraverso le questioni che hanno riguardato il caso dello stampatore di un giornale, “L’Ora della Calabria”, che ha fatto pressioni sull’editore della testata per conto del sottosegretario alle Infrastrutture Gentile, costretto ad annunciare le dimissioni dopo una forte campagna di sensibilizzazione sul tema della libertà di stampa.

Sono volati stracci tra i potentati locali, politici ed imprenditoriali, a mezzo stampa e televisioni, il rischio è che la città rimanga a guardare il teatrino senza via di uscita rispetto ai disarmanti dati su precarietà e disoccupazione, che rendono le parole “Casa e reddito per tutti” molto più che un semplice slogan. E questa nuova occupazione segna il solco a livello locale, innestandosi nel percorso di mobilitazione nazionale che porterà alla manifestazione del 12 aprile a Roma.

Nel comunicato del “Comitato Prendocasa, si legge”: “L’occupazione di oggi (VENERDI’ 28 Marzo ndr) è la risposta di PRENDOCASA al “piano casa” di Renzi, e alla sordità dei governi a tutti i livelli (comune, provincia, regione). Lo avevamo annunciato e ribadito più volte che in assenza di un segnale chiaro da parte delle amministrazioni locali all’emergenza abitativa dilagante nella nostra città, la nostra risposta non sarebbe tardata ad arrivare. Nella settimana di mobilitazione nazionale lanciata dalla rete Abitare nella crisi, ci siamo riappropriati di un nuovo palazzo: ”l’istituto Del Sacro Cuore Del Verbo Incarnato”. Uno stabile di proprietà religiosa, situato nel salotto buono della “Cosenza perbene”, lasciato vuoto da qualche anno, insieme a decine di altri, e che da oggi ritornerà nuovamente ad essere abitato dando una sistemazione dignitosa a persone che ne avevano veramente bisogno. Tante le famiglie che vivono nella speranza di vedersi assegnato un alloggio popolare, tante quelle che non riescono a pagare l’affitto della casa, i migranti, i precari, i senza reddito che non hanno dove stare e non riescono a sopportare lo strozzinaggio legalizzato dei palazzinari di questa città. Sempre di più saranno invece le persone che sulla scia del percorso di riappropriazione intrapreso da Prendocasa, con l’occupazione dell’ex edificio delle canossiane prima, e con l’occupazione di questo nuovo palazzo oggi, si guadagneranno alla causa della lotta, contro le violenze, lo sfruttamento e l’indifferenza della classe politica che sta al governo di questo paese”.

CONTRO PRECARIETA’ E AUSTERITY RIBALTIAMO IL PIANOCASA DEL GOVERNO RENZI
VERSO IL CORTEO NAZIONALE DEL 12 APRILE
UNA SOLA GRANDE OPERA: CASA E REDDITO PER TUTTI