Cosenza - No alla Carrozza Si alle navette - Contestata la ministra

Utente: forvit
22 / 10 / 2013

Ha trovato un’accoglienza davvero “calorosa” Maria Chiara Carrozza, in visita all’università della Calabria per l’inaugurazione del nuovo complesso residenziale “San Gennaro”. Più di cento studenti hanno dato vita a una rumorosa contestazione, assediando l’edificio in cui la ministra dell’Istruzione è stata ricevuta dalle autorità locali. Tra i partecipanti al presidio, anche docenti precari della scuola, ricercatori Unical, militanti dei centri sociali e giovani precari arrivati dalla vicina Cosenza. Arcavacata è stata blindata da una massiccia presenza di forze dell’ordine sin dal primo pomeriggio. In serata, all’arrivo della Carrozza, la celere ha dovuto effettuare una carica per consentirne il passaggio. Tre persone sono uscite contuse dallo scontro. In seguito i manifestanti hanno continuato ad assediare il palazzo in cui si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione.

Dietro il comune slogan “No all’austerity”, in continuità con le giornate romane di sollevazione, ad Arcavacata si sono ritrovati tutti i collettivi studenteschi, insieme ai movimenti dell’area urbana. In un documento congiunto, lanciano un appello alla mobilitazione territoriale. Queste, in sintesi, le questioni sollevate nella nuova stagione di lotte: “la questione dei  trasporti e il contrasto alla metropolitana leggera; le migliaia di lavoratori precari e cassa integrati della nostra regione; il mondo del precariato della scuola e dell’università”. Secca la bocciatura del DM n°43/2013-15: “propone di migliorare i servizi agli studenti senza però prevedere strumenti di sostegno al diritto allo studio; consente l’istituzione di nuove università telematiche anziché incentivare l’università pubblica e la qualità della didattica”. Duro l’attacco alla regione Calabria: “anche per quest’anno decide di stanziare finanziamenti ad hoc su master da svolgere presso università private/telematiche anziché destinare quegli stessi finanziamenti ad aumentare la copertura per le borse di studio ad oggi pari al 32% degli aventi diritto”.

Tra le proposte, “l’istituzione di un Bando unico per il diritto allo studio e una legge quadro nazionale per il finanziamento sul diritto allo studio; rimodulazione delle fasce aventi diritto alle borse con un innalzamento della soglia ISEE a 21.000 € e una soglia cuscinetto tra i 21.000 € e i 25.000 € e la conseguente eliminazione della figura “idoneo non beneficiario”. Inoltre, “Garantire il diritto di accesso alle mense con costi agevolati per tutti gli studenti”.

I partecipanti al presidio hanno più volte ribadito la volontà di “Contrastare il progetto della Ministra Carrozza di esportare il test invalsi sulla qualità delle competenze in uscita delle università e la loro messa in competizione attraverso l’ipotesi di liberalizzazione del valore del titolo di studi”.

Tutti d’accordo “Contro i test selettivi per le lauree triennali e specialistiche e ogni forma di blocco all’accesso ai percorsi formativi”.