Cosenza, 12aprile liberi tutti !

#12a Complici e solidari – Matteo libero! – Liber* Tutti*

15 / 4 / 2014

Lo striscione esposto nella piazza centrale di Cosenza, piazza XI settembre, lunedì pomeriggio, rappresenta gli umori e le istanze di una piazza che si esprime in comune, per chiedere la liberazione di Matteo, attivista dello Spazio Precario Autogestito Arrow, e di tutti gli attivisti fermati dopo il 12, la fine di ogni repressione e criminalizzazione dei movimenti scesi in piazza lo scorso sabato a manifestare a Roma, la consapevolezza di una strada di lotta intrapresa, nel locale e sul piano nazionale.

Più di un centinaio di persone e la gente in piazza ad ascoltare la rabbia di chi parla in un luogo dove le cifre della disoccupazione e della precarietà si raddoppiano rispetto ai dati nazionali; in uno spazio della piazza poco distante dall’ultima occupazione a scopo abitativo del comitato “Prendocasa”, in via Neghelli, al centro di Cosenza; in un percorso di lotte che ha già visto in comune soggetti di aree diverse per i diritti dei senza casa, contro la devastazione ambientale (vedi lotta contro la discarica di Celico), per i diritti sociali, molti dei quali presenti alla manifestazione di Roma del 12 aprile.

Ricordiamo solo alcuni dei momenti di queste lotte: era appena trascorso il 19 ottobre del 2013, data della manifestazione romana il cui corteo si apriva con “Casa e reddito per tutti”, quando il ministro dell’istruzione del governo Letta, Carozza, viene ad inaugurare delle nuove residenze costruite all’Università della Calabria. C’erano tanti attivisti che hanno dato vita ad una contestazione energica, uniti nelle differenze, senza distinzioni di buoni e cattivi chiedendo, con striscioni in cui accampavano le parole “Liberi tutti”, la liberazione degli attivisti fermati a Roma nel corteo di ottobre. “Anonymous” raccoglie la protesta degli attivisti calabresi ed oscura il sito del ministero dell’istruzione.

Ancora insieme sotto il teatro Rendano in piazza XV marzo a febbraio, quando in Calabria scende il ministro dell’Interno Alfano, la piazza è occupata dalle tende dei manifestanti e si fa sentire tramite gli interventi a mezzo microfono che denunciano i papaveri locali calabresi del Nuovo Centro Destra, dal governatore Giuseppe Scopelliti a Pino Gentile, inchiodandoli molto prima degli scandali giudiziari e di cronaca che li hanno successivamente coinvolti nei mesi successivi, sulle loro responsabilità e le loro politiche di potere che rappresentano in scala il governo dell’austerità schierato a difesa sempre più verticale della ricchezza e dell’accumulazione finanziaria, perpetuando il disagio sociale e la precarietà diffusa.

In queste ultime ore realtà come Prendocasa, Spa Arrow, Ateneo Controverso, Radio Ciroma 105.700 fm e molte altre hanno diramato i loro comunicati stampa per affermare che la lotta non si arresta e chiedere, come recitava un altro striscione presente in piazza, “Matteo libero, liberi tutti/tutte”.

Il comunicato della giornata:

Cosenza 14 aprile piazza 11settembre,

un presidio di più di un centinaio di solidali ha espresso la sua totale vicinanza e complicità a tutti gli arrestati per i fatti relativi alla manifestazione di Roma del 12 aprile, chiedendone l'immediata liberazione. Nello stesso momento si teneva un sit-in organizzato dai movimenti romani nei pressi del carcere di Regina Coeli in cui attualmente sono detenuti i quattro compagni in attesa dell'interrogatorio di convalida degli arresti previsto per mercoledì.

Dal presidio cosentino un pensiero particolare è stato rivolto al nostro compagno Matteo che speriamo con tutto il cuore di potere riabbracciare libero il prima possibile.

Si sono, poi, ribadite tutte le ragioni che hanno spinto più di 30000 persone a scendere in piazza contro le politiche d'austerità imposte dall' Europa delle banche, contro il governo Renzi ed i suoi provvedimenti, quali il piano casa Lupi ed il job act che costituiscono un attacco fortissimo alle vite delle classi più povere della società.

Tutti gli interventi hanno sottolineato la brutalità della repressione che ha investito il corteo accerchiato e travolto dalle ripetute cariche di polizia e carabinieri, denotando la natura violenta e classista dell'attuale governo nella sua volontà di disciplinare la società reprimendo e censurando ogni forma di conflitto e di dissenso sociale che proviene dal basso. Siamo consapevoli che le lotte dei movimenti contro la povertà, l'immiserimento, lo sfruttamento e la precarietà, per un altro modello di società radicalmente opposto a quello del capitalismo europeo dell'austerità, non possono essere arrestate e fermate in alcun modo e che ogni tentativo per intimidirle da parte del potere statale, risulterà sempre vano.

Vogliamo Matteo libero, tutti liberi subito!

L.S.A. Assalto, SPA arrow, Cpoa Rialzo, Prendocasa Cosenza, Fucina Anarchica, Radio Ciroma, Federazione Provinciale Rifondazione Comunista, Ateneo Controverso, ComitatoAmbientale Presilano, Gas Cosenza, compagni e compagne cosentini.