Copenaghen, via al vertice Onu scontri tra polizia e black bloc

Tutto pronto per il summit sul clima. Il corteo dei manifestanti - 30mila per la polizia, 100mila per gli organizzatori - diretto al Bella Center. Fermate 11 persone

12 / 12 / 2009

COPENAGHEN - Primi duri scontri tra 300 black-bloc e polizia al vertice Onu sul clima a Copenaghen. Armati di pietre e mattoni, i manifestanti vestiti di nero e incappucciati sono entrati in azione e hanno rotto diverse finestre nel centro della città danese. La polizia è intervenuta con rapidità e caricato numerosi violenti nei furgoni cellulari. Il resto del corteo - 30mila secondo la polizia, 100mila secondo gli organizzatori - è andato avanti pacificamente. Il corteo è partito dal Parlamento diretto al Bella Center, sede del summit, dove sono in programma discorsi ed eventi musicali. Al termine del corteo, voluto da 522 organizzazioni non governative di 67 diversi Paesi, ci sarà una veglia illuminata da candele presieduta dal Premio Nobel, Desmond Tutu. Altre iniziative domani al porto di Copenaghen, che gruppi di attivisti vorrebbero bloccare, e il 14 davanti al ministero della Difesa. Prima ancora della partenza del corteo la polizia ha fermato 11 persone: cinque sono state fermate per non aver rispettato i regolamenti della polizia, quattro per avere con sé degli stupefacenti e due per aver violato la legge sulle armi. Ovviamente la struttura sede del summit è presidiata. Agli abituali inservienti che in questi giorni hanno accolto all'entrata delegati, osservatori e giornalisti si sono aggiunti gli uomini della polizia. E si comincia a vedere anche qualche militare in tuta mimetica. Il vertice si fermerà domani mentre oggi cominciano ad arrivare le delegazioni guidate dai ministri dell'Ambiente (per l'Italia sarà presente Stefania Prestigiacomo). Ai ministri spetterà analizzare, da martedì prossimo, i due documenti che hanno ottenuto il via libera dai due gruppi tecnici che hanno così chiuso la prima settimana di lavori.


 activity;src=1754951;met=1;v=1;pid=43229998;aid=219612291;ko=0;cid=34485679;rid=34503557;rv=1;&timestamp=2540715;eid1=9;ecn1=1;etm1=0;Intanto sale il numero dei fermati per i disordini di ieri: quasi un'ottantina di cui una ventina rilasciati nella tarda serata. Tra loro anche dieci italiani.

Da Repubblica.it