Venerdì 24 giugno dalle ore 16.30 il Comitato
Assegnatari Condominio Paradigna, sostenuto dalla Rete Diritti in Casa,
ha promosso un presidio informativo
davanti alla sede della cooperativa
Parma 80 in Piazzale Cesare Battisti, di cui gli abitanti del condominio
sono soci, per protestare contro la situazione che si è venuta a creare dopo
vent'anni di pagamento, da parte degli assegnatari, di un prestito forzoso con
tutte le spese connesse. Oggi, dopo i sacrifici di una vita di lavoro, i soci
si sono visti richiedere un affitto paragonabile a quelli di mercato, di 462
euro, a fronte della garanzia, messa per iscritto nel primo contratto, di un
pagamento solo delle spese straordinarie, al termine del periodo del prestito
forzoso.
Sette famiglie si sono opposte
alle richieste della cooperativa, che nel corso degli anni ha cambiato statuto,
e stanno portando avanti una battaglia
legale, seguendo gli strumenti previsti dal contratto. Ora hanno deciso
di rendere pubblica la situazione per denunciare
il ruolo della cooperativa che, secondo il Comitato, "tradisce i
suoi soci" come si legge nel volantino che è stato distribuito durante il
presidio ed "è diventata una società che lucra sui lavora per aumentare il
capitale sociale, e con gli utili costruisce case in vendita o in
affitto".
Considerazioni:
Parma 80 è diventata una società che lucra sui
lavoratori per aumentare il capitale sociale.
La cooperativa ha studiato un sistema molto astuto, ad esempio il caso del
“Condominio Paradigma”.
· Parma 80 richiede ai soci
interessati un “prestito forzoso” per costruire una casa in proprietà
indivisa, il prestito serve per pagare al Comune l’urbanizzazione del terreno,
ed ad iniziare la costruzione del condominio.
· I lavoratori, che non hanno
disponibilità, chiedono un anticipo sulla liquidazione e trovano i 7.000
o 9.000 €uro necessari.
· La casa viene costruita accendendo
un mutuo agevolato. (Parma 80 essendo una cooperativa di proprietà indivisa
riesce ad ottenere le migliori condizioni.)
· Il socio entra nell’abitazione
pagando mensilmente un canone che serve per coprire la rata del mutuo
contratto, più una quota che resta alla cooperativa. (la cooperativa non ha
sborsato un quattrino ed inizia subito a lucrare)
· Nel contratto di assegnazione viene
evidenziato che il prestito forzoso verrà restituito alla scadenza del mutuo, e
che il socio deve pagare le spese ordinarie e straordinarie del condominio. (I
soci pagano anche l’ICI pur non essendo proprietari.)
· Passati i 20 anni necessari per
estinguere il mutuo la cooperativa propone ai soci un nuovo contratto di
locazione con una riduzione del canone del 10% (canone che era comprensivo
della quota di mutuo più contributo per Parma 80) e rende ai soci che accettano
il “prestito forzoso”.
Parma 80 aumenta il suo capitale immobiliare sulle spalle dei lavoratori e
senza sborsare quattrini si ritrova proprietaria di un condominio.
Parma 80 sfrutta la povertà dei lavoratori per aumentare il capitale
sociale, e con gli utili costruisce case da cedere in vendita o in affitto.