Convegno nazionale - Ripubblicizzazione: rispettare il referendum sull'acqua in Romagna

Il Convegno del 9 Marzo a Forlì è frutto dell'intenso lavoro che i Comitati Acqua Bene Comune Romagna, Forlì - Cesena, Faenza, Ravenna e Rimini, stanno conducendo da anni.

6 / 3 / 2013

Sabato 9 Marzo 2013 dalle 9.15

presso la Sala della Banca di Forlì 

Via Bruni, 2 (Forlì)

Interventi:  

Nicolò Altomare Comitati ABC Romagna,

Legambiente, ACLI, Cgil, Comitato ABC Regionale

Sindaco di Forlì: ROBERTO BALZANI

Assessore all' Ambiente di Cesena: LIA MONTALTI

Assessore all' Ambiente di Rimini: SARA VISENTIN

Assessore all' Ambiente di Ravenna: GUIDI GUERRIERI

LUCA NIVARRA: Prof. di Diritto Civile - Università di Palermo

Estensore dei Quesiti referendari

Conclusioni: CORRADO ODDI:  Forum dei Movimenti per l' acqua

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Le seguenti attività di questi ultimi mesi, fusione Hera/AcegasAps (a seguito della nostra iniziativa molti Consigli Comunali della provincia di Forlì, in particolare il Consiglio Comunale del Comune di Rimini nella nostra Provincia, hanno votato contro la fusione tra Hera e l'azienda ACEGAS-APS di Padova e Treviso); nuovo metodo tariffario proposto dalla AEEG (le nostre manifestazioni di contrarietà alla presentazione del nouvo metodo tariffario proposto dalla AEEG sono culminate con la sentenza del Consiglio di Stato che conferma che la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta); le frequenti e costanti richieste di incontri a Sindaci e Presidenti di Provincia;  le proposte di modifica degli Statuti Comunali per l'inserimento in essi dei principi, che l'acqua non è una merce e che la sua gestione deve essere effettuata da entità pubbliche; ci portano all'apertura della Campagna di Ripubblicizzazione dell'azienda Romagna Acque Società delle Fonti Spa. 
Il nostro obiettivo è molto semplice e chiaro, sottrarre Romagna Acque, dalle logiche della gestione privatistica proprie della natura delle società per azioni, riportandola nell'alveo del diritto pubblico con la trasformazione in azienda speciale consortile, appunto pubblica e partecipata dai cittadini, per assicurare definitivamente il bene acqua per qualsivoglia futura spinta privatistica. 
Nel contesto generale della politica italiana a quasi due anni dai referendum, ed in questa complessa fase post-elezioni politiche nazionali, non tolleriamo che si continui ad ignorare gli esiti di quella straordinaria prova di democrazia e partecipazione popolare, con la quale gli italiani hanno chiaramente espresso la loro volontà di liberare la gestione del bene comune acqua dalle logiche del profitto. Da un anno è scaduto l'affidamento alla gestione del servizio idrico alla Multiutily Hera nella città di Rimini. Si apre allora, un'opportunità per tutto il terrritorio della Romagna. Per riorganizzare in modo partecipato questo servizio, chiediamo a partire da questo convegno, di strutturare un tavolo politico tra le istituzioni e i comitati che sappia, in modo serio e privo di pregiudizi, affrontare queste tematiche e favorire la messa in discussione di quell'ideologia liberista che spinge, per precisi interessi, a depotenziare o svendere ai privati, le attività di servizio pubblico al cittadino.Quella che abbiamo difronte è una sfida culturale, ancor prima che ideologica. Gestire il sevizio idrico affermando nuove modalità gestione, costituisce un primo passo importante per un'azione di contrasto alle ricette delle politiche di austerità, che impongono la (s)vendita dei servizi pubblici quale unica soluzione per fare cassa e fronteggiare la precaria situazione finanziaria nella quale vivono i Comuni. 
  

Nel convegno sarà promossa la campagna dei cittadini europei per il diritto all'acqua, in cui esortiamo la Commissione Europea a proporre una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e promuova l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti. La legislazione dell’Unione europea deve imporre ai governi di garantire e fornire a tutti i cittadini, in misura sufficiente, acqua potabile e servizi igienico-sanitari.