Oggi per un paio di ore si è volantinato e speakerato davanti al comune di Zevio per una tragedia sociale che sta colpendo decine di immigrati: lavoratori stagionali, che vengono trattati dalle aziende agricole locali come bestie nei campi di raccolta della provincia di Verona... Un'azione comunicativa che precede iniziative sindacali dal basso e che si pone in continuità con la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Finservice contro la Mondadori.
Il comune, dopo un'ora di protesta rumorosa, è stato costretto ad interloquire con l'avvocato Malesani e i rappresentanti sindacali ADL Cobas per far fronte ad una situazione di sfruttamento lavorativo e abitativo in atto a Zevio, che colpisce sette lavoratori magrebini , i quali dopo mesi di lavoro massacrante e una paga da fame (sono state presentate buste paga da 35 euro al mese) hanno deciso di denunciare la cosa...
Il padrone che li utilizzava per la raccolta della frutta li faceva dormire in un pollaio riattato e li ha buttati fuori con l'aiuto dei carabinieri.
Di seguito il volantino di denuncia della complicità tra padroni e carabinieri nella gestione di un'illegalità resa possibile proprio dal dispositivo di legge sull'immigrazione che ricatta i migranti
Nel ricco nordest esistono ancora gli schiavi
Ed esistono ancora imprenditori schiavisti, criminali, violenti.
A Zevio, est veronese, un gruppo di lavoratori agricoli, marocchini, in regola con i permessi di soggiorno, contratto di soggiorno, garanzia dell'alloggio, lavorano da anni come stagionali per la ditta Vignola Cristina, in Via S. Antonio 12, nelle campagne appena fuori il centro abitato di Zevio.Lavorano per 14/15 ore al giorno, sabato e domenica compresi: la loro busta paga mensile è di circa 35 euro, circa un euro al giorno!! PAGA DA SCHIAVI.Ma non si ribellano, per anni, perché ricattati dal datore di lavoro: la promessa è di avere il permesso di soggiorno per lavoro a tempo indeterminato e non essere più costretti a tornare nel loro paese dopo nove mesi di lavoro stagionale.Sognano la stabilità, meritata con sudore e onestà: lavorano e stanno ai patti, ma dormono non in una casa abitabile, come viene dichiarato nel contratto di soggiorno, ma in un ex pollaio riadattato: vengono trattati come schiavi.
Chi non rispetta i patti è il padrone. Le promesse non vengono mantenute, gli stipendi non vengono versati, solo una mancia di mille euro alla volta l'anno, purchè se ne tornino nel loro paese senza dire nulla dello sfruttamento subito.
Ma questanno il ricatto perverso del padrone non funziona perché finalmente i suoi schiavi si ribellano con laiuto del sindacato ADL Cobas che li ascolta e che apre una vertenza di lavoro, chiedendo alla Questura, come previsto dalla legge, il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato a tempo indeterminato. Allora scatta la vendetta degli schiavisti. Ieri mattina i lavoratori sono stati cacciati di casa con minacce, bastoni in mano e botte da personaggi violenti che senza un minimo di ritegno gettano le cose dei lavoratori sulla strada.
Arrivano i Carabinieri e non si accorgono che lo sfratto è illegale. Manca il provvedimento del Giudice e soprattutto manca l'ufficiale Giudiziario, l'unico che può eseguire gli sfratti, ma loro non se ne rendono conto.
Tutto illegale, tutto contro le regole e la dignità umanaNon basta: i lavoratori ora sono costretti a dormire per strada, sono disperati.
I carabinieri senza un minimo di umanità li allontanano con tutte le loro cose.
OGGI SONO IN PIAZZA, CONTRO I PADRONI SCHIAVISTI, CONTRO LA VIOLENZA, CHIEDONO CON FORZA E DIGNITA' I LORO DIRITTI e I LORO SOLDI
VOGLIONO I LORO STIPENDI MAI PAGATI - UNA ABITAZIONE DECENTE PER VIVERE UN SOSTEGNO ECONOMICO - UN PERMESSO DI SOGGIORNO CUI HANNO DIRITTO PER LEGGECHIEDIAMO AL COMUNE DI ZEVIO CHE DEVE SOPPORTARE NEL SUO TERRITORIO IMPRENDITORI CRIMINALI E SCHIAVISTI DI CONSIDERARE E DI FARSI CARICO DI QUESTE RICHIESTE DI GIUSTIZIA E LEGALITA'
Sindacato Adl Cobas Verona - Cittadinanza Globale - Collettivo Metropolis