Senigallia con le sue 261 domande per le case popolari e le graduatorie ferme al 2007, con famiglie sfrattate ogni settimana, con un patrimonio di edilizia pubblica pari a zero, con il proliferare degli affitti in nero e con una grande fascia di popolazione - soprattutto giovani - che è “troppo ricca” per rientrare nel canone sociale, ma “troppo povera” per potersi permettere i prezzi del mercato, vive drammaticamente il problema della casa. Infatti, è una delle città marchigiane definite ad “alta tensione abitativa”.
La crisi economica ha acutizzato questo problema facendo aumentare il numero delle persone - italiani e non - che hanno perso o che rischiano di perdere il lavoro, che sono in cassa integrazione, in mobilità o che vivono di lavori saltuari e precari. Il diminuire del reddito ha fatto si che molte persone o famiglie si siano ritrovate dall’oggi al domani nell’impossibilità o in seria difficoltà nel pagare gli affitti o i mutui. Le facce del disagio abitativo sono molte: affitti alti, mutui insostenibili, giovani coppie costrette a vivere coi genitori, lavori precari e salari bassi, anziani e mamme con figli minorenni sotto sfratto, lavori stagionali sfiancanti, senza diritti e mal pagati. Intanto, molti senigalliesi - soprattutto giovani - per permettersi un’abitazione sono dovuti andare nei paesi limitrofi. In dieci anni gli abitanti di Ripe sono raddoppiati, e la stessa cosa sta accadendo al Brugnetto, a Marotta e Mondolfo, a Ponte Rio e a Pongelli. Come migranti, i nostri concittadini sono stati espulsi dal mercato immobiliare di Senigallia e dalla sua politica abitativa. Per permettersi una casa sono dovuti andare a 20km dalla città in cui lavorano.
La casa è un diritto e per affermarlo è necessario partire dal blocco degli sfratti. Per questo avviamo una campagna cittadina che attraverserà per tutto il mese di aprile Senigallia. Saremo presenti al mercato del giovedì e al centro per l’impiego, all’INPS e nei centri commerciali, nel Rione Porto e nei call-center con lo scopo di creare un coordinamento antisfratto per l’autotutela di tutti coloro che rischiano di perdere la casa.
METTIAMO A DISPOSIZIONE DI TUTTE E TUTTI IL NOSTRO NUMERO ANTISFRATTO: 333/2482695
Il CSOA Mezza Canaja lotta per:
- il blocco immediato di tutte le procedure di sfratto.
- la ricostruzione di un patrimonio di edilizia pubblica.
- la ristrutturazione e il mantenimento in buono stato delle case popolari.
- il recupero del patrimonio edilizio sfitto.
- la dotazione da parte del comune di senigallia di case transitorie e di emergenza per garantire il principio del passaggio da casa a casa per gli sfrattati.
- un controllo reale dei canoni di affitto del mercato privato.
- una tutela legale di chi denuncia gli affitti in nero.
- incentivi economi per tutti i giovani che si affacciano per la prima volta sul mercato immobiliare.
- un sostegno finanziario pubblico per tutti coloro che hanno salari bassi, lavori saltuari e contratti a tempo determinato.
- per una legge regionale sul reddito minimo garantito.
CSOA Mezza Canaja