Comunicato dell'onda anomala di Torino

6 / 7 / 2009

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Questa mattina la magistratura torinese ha eseguito numerose perquisizioni ed applicato 21 misure cautelari nei confronti di diversi studenti ed alcuni militanti del network antagonista torinese che avevano partecipato alla mobilitazione contro il g8 dell'università di Torino del 19 maggio scorso.L'operazione su scala nazionale ha colpito anche studenti di Padova, Bologna, Milano e Napoli. La magistratura, con un atto più che scontato, soggiace direttamente alle direttive ministeriali, cercando di reprimere il movimento di dissenso che, dall'autunno in poi, ha coinvolto migliaia di studenti in tutta Italia: l'Onda anomala. Il mandante di questa operazione è evidentemente il ministro Maroni che, oltre a reprimere il dissenso, compie un'operazione preventiva in vista dell'imminente g8 dell'Aquila. Tutto troppo scontato. La prevedibilità di quest'operazione non ci ha certamente colto di sorpresa: le pratiche repressive utilizzate da governo, magistratura e polizia si ripetono, ma non riusciranno certamente ad ingabbiare quello straordinario movimento che da settembre ad oggi ha "inondato" le scuole, le università e le strade delle nostre città. Gli arresti dell'oggi contro l'Onda, non possiamo che leggerli ed interpretarli come attesa conseguenza della rottura di piazza esercitata da migliaia di studenti e studentesse nella giornata del 19 maggio, che si sono andati a scontrare con la polizia in opposizione al G8 University Summit, lanciando segnali ben precisi, di avversione al summit, di indisponibilità a pagare la crisi, ma anzi di crearla.Questa operazione non ci farà arretrare di un passo.
Continueremo come sempre, inesorabili, a riprenderci i nostri spazi.

L'Onda non si arresta! Tutti liberi. Subito!

Onda anomala - Torino