Comunicato congiunto su firma nuovi accordi per magazzini Tnt e consorzio Hcs riguardanti magazzini DHL, SDA, TNT

Importanti risultanti in diversi magazzini dopo le lotte dei lavoratori della logistica

7 / 2 / 2014

In queste ultime settimane sono stati siglati dalle OO.SS. Si Cobas e Adl Cobas alcuni importanti accordi con due consorzi che operano con TNT, DHL.

Questi accordi sono il frutto del percorso di lotta avviato oltre un anno fa che si prefiggeva di costringere i principali corrieri nazionali ad avviare un confronto direttamente con le nostre organizzazioni sindacali, scavalcando interamente i tavoli nazionali di CGIL, CISL e UIL, arrivando alla firma di accordi che comportassero sostanziali miglioramenti delle condizioni contrattuali e retributive, in un percorso atto a smantellare il sistema di sfruttamento basato sulla figura del socio lavoratore e delle cooperative. I punti focali sui quali veniva lanciata la piattaforma nazionale riguardavano in particolare l’integrazione al 100 % per malattia e infortunio, l’erogazione degli istituti contrattuali (13°, 14°, ferie, ROL, ex fest. TFR) al 100 %, a prescindere dalle ore lavorate, garanzie sul rispetto degli orari contrattuali, inserimento di un ticket Restaurant giornaliero di 5,29 €, garanzie sui cambi di appalto, ridefinizione dei livelli di inquadramento con il ripristino degli automatismi ed eliminazione del 6° J., ecc.

Questo percorso di lotta si è sostanziato con 4 scioperi nazionali della logistica e con altre iniziative di sciopero attuate senza preavviso per indurre i vari corrieri a scendere a patti.

E così è stato e si è arrivati a firmare un primo accordo quadro che ha riguardato i magazzini GLS di Veneto ed Emilia Romagna, con il quale si è ottenuto, come primo passaggio, l’integrazione per malattia ed infortunio al 100 %, e l’erogazione del ticket restaurant di 5,29 €. A ruota, dopo uno sciopero improvviso che ha coinvolto oltre una decina di magazzini TNT, si è sbloccata la situazione e si è firmato un primo accordo che riguarda i magazzini di Padova e Verona che ricalca fedelmente quanto sottoscritto per GLS. Nello stesso momento si è firmato un accordo quadro con il consorzio HCS Scarl per le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Triveneto, che coinvolge TNT, DHL, SDA e che riproduce allo stesso modo gli accordi con GLS e TNT.

SI TRATTA DI UN ULTERIORE GRANDE RISULTATO PERCHE’ INTRODUCE NELLA LOGISTICA ELEMENTI INNOVATIVI DI ENORME VALORE IN QUANTO CANCELLA QUELL’ASPETTO IGNOBILE DELLA CONDIZIONE DEL SOCIO LAVORATORE CHE NON AVEVA DIRITTO AD ALCUNA INTEGRAZIONE PER MALATTIA ED INFORTUNIO E PORTA AD UN AUMENTO – TRAMITE L’INTRODUZIONE DEL TICKET RESTAURANT – SOSTANZIALE NELLA RETRIBUZIONE CHE PRODUCE UN INCREMENTO DI REDDITO DI OLTRE 100 € NETTI AL MESE, A FRONTE DI AUMENTI CONTRATTUALI (PERALTRO NON ANCORA APPLICATI IN MOLTISSIME SITUAZIONI) DI 9 € LORDI IN TRE ANNI PER UN QUINTO LIVELLO.

Abbiamo tracciato una strada ed oggi siamo in procinto di estendere queste conquiste anche ad altri corrieri, in primis, in Bartolini, con il quale è in corso una trattativa che dovrà essere conclusa entro breve.

Si tratta di un risultato concreto enorme, ma anche di un risultato politico altrettanto importante, in quanto fa tornare la centralità della lotta rispetto alle politiche concertative dei sindacati confederali. Centralità della lotta e dei percorsi di nuove forme dell’organizzazione operaia che hanno saputo creare conflitto e sedimentazione di soggettività attiva, protagonista, non solo delle lotte ma anche di tutta quella parte fondamentale della lotta che consiste nella capacità di consolidare conquiste, attraverso la firma di accordi siglati dal livello aziendale a quello nazionale. Forme sindacali che sono riuscite a stravolgere la normativa vigente in tema di diritti sindacali, conquistando, magazzino dopo magazzino, il diritto alle assemblee retribuite, alla rappresentanza sindacale che si avvale di permessi retribuiti, al diritto a firmare in ogni sede sindacale ed istituzionale. Queste lotte stanno riscrivendo l’agenda dei diritti sui posti di lavoro, dove prima esistevano condizioni di tipo schiavistico e dove i diritti sindacali erano solo pratiche di commistione tra i sindacati confederali ed i padroni.

Ma, a fronte di queste importantissime conquiste, stiamo assistendo al contempo ad una feroce controffensiva padronale che passa dai pestaggi di militanti sindacali in pieno stile mafioso, agli arresti della Granarolo, alle centinaia di denunce contro lavoratori e attivisti solidali, ai licenziamenti politici, ai tentativi di eliminare le conquiste ottenute e le forme autorganizzate, con licenziamenti di massa (vedi il caso Artoni a Padova) dietro il pretesto di innovare il modello produttivo.

Alla luce di questo quadro è evidente che la partita è ancora tutta aperta e che è fondamentale riuscire, da un lato ad estendere ovunque gli importantissimi risultati ottenuti, dall’altro, a respingere con forza e determinazione le provocazioni messe in atto dagli apparati statali e padronali, mantenendo alto il livello di mobilitazione e di unità del movimento di lotta, in una prospettiva di ricomposizione dei conflitti operai e sociali in essere, così come ha saputo dimostrare la manifestazione del 19 novembre a Roma.

ADL Cobas – Si Cobas