Risorse e debito: forme e strumenti di governo della finanza pubblica locale

Comuni e difesa dei beni comuni al tempo del Patto di Stabilità

Interviste a Luca Martinelli (Altreconomia), Antonio Tricarico (Re:common) e Marco Bersani (Attac Italia) a margine di un seminario a Venezia sul rapporto tra finanziarizzazione dell'economia e autonomie locali.

13 / 12 / 2012

Venerdì 30 novembre si è svolto a Venezia, presso Sala San Leonardo, un seminario sul tema "La difesa dei beni comuni tra Patto di Stabilità, debito e risorse: forme e strumenti di governo della finanza pubblicalocale", promosso da: associazione SOS Diritti, Attac Italia, Re: Common, Altreconomia, AERES, GIT Banca Etica, Comitato Acqua Bene Comune di Venezia e Cooperativa AquaAltra, in collaborazione con il Comune di Venezia.

Proprio in queste ultime settimane dell'anno, centinaia di grandi e piccoli Comuni italiani stanno facendo drammaticamente i conti con le sempre più stringenti regole di applicazione del Patto di Stabilità interno ai propri bilanci. In Italia, a differenza di quanto accaduto negli altri Paesi dell'Unione, il peso del rispetto della "gabbia d'acciaio" delle compatibilità finanziarie (il famoso rapporto tra debito pubblico e Prodotto interno lordo, definito già a partire dalla metà degli Anni Novanta in conseguenza degli accordi di Maastricht e ulteriormente irrigidito dalle politiche di austerity degli ultimi due anni) su scala europea viene fatto ricadere per oltre l'ottanta per cento del suo valore sulle spalle degli Enti locali, e dei Comuni in particolare.

E' questa una precisa scelta politica che ha l'obiettivo di colpire gli spazi di esercizio dell'autogoverno da parte delle autonomie locali, di ridurre drasticamente i margini per politiche di redistribuzione sociale del reddito all'insegna di un welfare comunitario, di costringere i governi locali ad adottare politiche di massiccia dismissione del patrimonio mobiliare e immobiliare pubblico, ovvero di sistematica privatizzazione delle aziende che gestiscono servizi pubblici locali così come di quei beni comuni costituiti da risorse, terreni e immobili attualmente controllati dai Comuni stessi.

Per questa ragione, nonostante le massicce e diffuse proteste che hanno avuto come protagonisti negli ultimi mesi i Sindaci di grandi e piccole realtà, il Governo Monti si appresta a chiudere la legislatura con l'approvazione della Legge di Stabilità, senza che al suo interno siano stati introdotti sostanziali correttivi ai meccanismi di vero e proprio strangolamento finanziario degli Enti locali. 

Il seminario di Venezia ha affrontato anche questi temi, con il contributo delle relazioni di Luca Martinelli (redattore della rivista "Altreconomia"), di Antonio Tricarico (di "Re:common") e di Marco Bersani (Attac Italia e Forum italiano dei movimenti per l'acqua), che Globalproject ha intervistato intorno ai nodi della critica del processo di finanziarizzazione dell'economia, dell'uso del debito pubblico da parte della speculazione finanziaria nell'attacco ai beni comuni, il rapporto tra indebitamento e realizzazione di grandi opere infrastrutturali, la battaglia per l'audit e intorno al ruolo della Cassa Depositi e Prestiti, la cassaforte del piccolo risparmio, che il governo "tecnico" sta trasformando in una banca d'investimento privato e che potrebbe invece rappresentare un grande canale per il reperimento di risorse a vantaggio delle comunità locali. 

intervista a Luca Martinelli su debito e grandi opere

intervista a Antonio Tricarico su audit e debito pubblico

intervista a Marco Bersani su Cassa depositi e prestiti