da Reggio Emilia

Complici nel dissenso!

Comunicato di solidarietà verso i fratelli e le sorelle di Bologna e Senigallia

22 / 9 / 2010

I provvedimenti restitrittivi emessi contro i fratelli e le sorelle che il 28 settembre scorso scacciavano un ospite sgradito dalla loro città, Bologna, e il sequestro dello stabile occupato dal Mezza Canaja a Senigallia provocano la stessa intensa rabbia che sorge in chi viene colpito in prima persona.

Questo attacco alle libertà personali mosso contro persone che tutti i giorni mettono in gioco i propri corpi, passioni e pensieri, è un attacco che va a colpire tutti coloro che praticano il sano dissenso alle politiche xenofobe e liberticide di cui Maroni e la sua coorte sono responsabili.

Di fronte alla realtà violenta dei provvedimenti emessi dalla Procura di Bologna e quella di Senigallia non possiamo che ritenerci complici dei dissidenti che un anno fa si sono riversati in strada per raggiungere l'Università che ospitava il ministro, e verso tutti coloro che condividono un bene comune.

Ammettiamo tutta la nostra partecipazione nei confronti di chi non accetta i respingimenti in mare, le deportazioni, gli accordi libici, le ordinanze e i divieti, e l'intera sequela di atti liberticidi propinati, emessi ed esercitati in nome della convivenza e della sicurezza civile.

Siamo colpevoli di dissentire, di aver rispedito al mittente l'ordinanza vieta cortei, emessa quasi in sordina dal nostro sindaco, di aver riconquistato le piazze negate, di lottare al fianco dei nostri fratelli migranti, di immaginare nuove relazioni e nuovi contesti culturali e sociali. Siamo colpevoli nella consapevolezza di sapere “quanto costa amare un centro sociale”. Siamo colpevoli di mettere in gioco quotidianamente le nostre identità e le nostre sfumature, di farlo con quella dignità che ci è propria, affinchè la libertà sia praticata, non conquistata né esercitata e subita.

Ai compagni e le compagne di Bologna e Senigallia va la nostra complicità prima ancora che la nostra solidarietà. Ancora una volta, guai a chi ci tocca.

Laboratorio Aq16