CasaPound e i grillini del terzo millennio

Utente: garbat
12 / 1 / 2013

Grillo è un provocatore si sa. Anche quelli di Casa Pound lo sono. Certo spesso i secondi si trovano in situazioni che testimoniano come vadano ben oltre la provocazione: aggressioni, assalti, violenze.

Il video diffuso da Casa Pound che riprende il dialogo tra Simone Di Stefano candidato di Casa Pound alla presidenza della Regione Lazio e Beppe Grillo sta facendo il giro del web. Il candidato dei fascisti del terzo millennio chiede a Grillo: "Casa Pound vorrebbe sapere se lei è antifascista". Il comico genovese risponde diretto: "E' una questione che non mi compete". Poi giù sull'inesistenza della destra e della sinistra, sul fatto che si vedono le persone. Appare chiaro che sia Grillo che Di Stefano provano a convincere l'altro della giustezza della propria parte politica, accarezzandosi, ammiccandosi. Grillo dice "potresti essere un delegato del Movimento 5 Stelle", il fascista del terzo millennio replica immediato "Sono un candidato di Casa Pound alla presidenza della Regione Lazio".

E' imbarazzante sostenere che l'antifascismo non compete a chi parla di difesa della democrazia e della partecipazione. La democrazia nel nostro paese è nata dalla lotta di liberazione dal nazi-fascismo, dalla resistenza partigiana, dalla cacciata dell'abominio fascista e nazista. Sarebbe superfluo indagare qui sul fenomeno Casa Pound, i loro agganci con le istituzioni locali a cominciare dal rapporto con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, fino alle entrature nel Pdl. Il volume Ripuliti di Daniele Nalbone e Giacomo Russo Spena (Rx Castelvecchi), spiega bene come da fenomeno quasi circense e folkloristico, i ragazzotti di Iannone siano diventati i figliocci coccolati di una destra istituzionale in cerca di base sociale attiva e...cattiva.

Ma restiamo su Grillo e su quel "Non mi compete".
E' l'ennesimo scivolone del comico genovese e leader del M5S? Oppure invece in questa dichiarazione si sintetizza la volontà dei grillini di provare ad aprire a destra nel segno di un "né destra né sinistra" che somiglia sempre di più alla definizione in soggettiva di Casa Pound di "estremo centro alto". Sul web la polemica impazza. Facebook, twitter, forum, mailing list, impazziscono da ore sul video. Un filmato che, occorre dirlo, è stato girato e montato da quelli di Casa Pound e si conclude con la pubblicità elettorale dei fascisti del terzo millennio. Pertanto si può concedere anche il beneficio del dubbio e considerare Grillo un "malcapitato". Ma è davvero così?

I movimenti dell'estrema sinistra, presenti nelle piazze, nei territori, nelle scuole e nelle università, gridano allo scandalo e chiedono ai rappresentanti locali e nazionali, quelli che tra circa 45 giorni siederanno in parlamento, di prendere posizione, di smentire. Il tema resta la prima affermazione di Grillo: "L'antifascismo? Non mi compete".

Militanti dei centri sociali, blogger, attivisti dei comitati territoriali gridano allo scandalo per le posizioni del leader del M5S. Tra i grillini ci sono dei timidi distinguo e molti attestati di conferma delle dichiarazioni del comico all'insegna del "non c'è destra e non c'è sinistra, se loro vogliono entrare nel M5S e hanno i requisiti ben venga". A prendere parola alla fine è Roberto Fico, vincitore delle parlamentarie del M5S in Campania, che tra poche settimane sarà uno dei parlamentari grillini alla Camera dei Deputati. In uno degli animati dibattiti sviluppatosi sui social network il candidato napoletano dice che "il movimento per sua storia, natura ed evoluzione è chiaramente non fascista. E' un movimento formato da liberi cittadini che si muovono all'interno di un contenitore messo a disposizione da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio". Fico smentisce poi possibili apparentamenti con Casa Pound: "Una persona di Casapound non condivide le nostre regole e il nostro modo ecco perché alla fine nei fatti e nella costruzione è impossibile essere insieme, impossibile".

Una posizione chiara. Anche se in rete di posizioni tra i grillini se ne trovano delle più strane. Insomma è davvero questo il nuovo che avanza? E' davvero questa la forza in grado di cambiare il paese? Che non distingue tra destra e sinistra?

La prima repubblica inventò la definizione di arco costituzionale. Un recinto dentro cui risiedevano i partiti politici figli della carta costituzionale e dichiaratamente antifascisti. Quelle erano le forze della dialettica democratica. Oggi queste definizioni sembrano lontane e la forza d'urto del nuovo, insieme al marcio della prima e della seconda repubblica, spazza via argini e paletti che in passato hanno messo ai margini le forze neofasciste. All'alba della seconda repubblica fu l'allora "nuovo che avanza" ovvero Silvio Berlusconi, a sdoganare il Movimento Sociale. Oggi bisognerebbe non commettere errori similari, senza scadere nel qualunquismo.

Lettura utile Un grillo qualunque di Giuliano Santoro (Rx Castelvecchi).

pubblicato anche su: huffingtonpost.it