Casale Monferrato - Nasce il collettivo Sativa

12 / 2 / 2010

Un gruppo di giovani si è unito creando il collettivo Sativa sabato 6 febbraio a Casale Monferrato, perché, stufi di sentire soltanto molte parole tra destra e sinistra senza mai vedere nulla di concreto, hanno deciso di muoversi dal basso per migliorare la città e il territorio.

Gli attivisti del Sativa vogliono evidenziare la loro indipendenza da qualunque partito e/o sindacato, in quanto non si riconoscono in nessuno di loro e vogliono muoversi diversamente da ciò che siamo abituati a vedere, attivandosi coi fatti e non solo con l’uso di tante parole che spesso non vengono messe in pratica.

I giovani si erano già movimentati sabato 16 gennaio con “Puliamo la città!”, staccando, con la partecipazione aperta a tutti i cittadini, gli adesivi di Cuore Nero che imbrattavano i cartelli stradali e affermando che Casale è antirazzista e antifascista. Hanno inoltre sentito il bisogno di partecipare al processo Eternit sottolineando come l’amianto venga ancora prodotto e venduto in molte parti del mondo, perché pensano che i casalesi debbano essere testimoni dello scempio prodotto dall’amianto nel passato, che ancora oggi si sta pagando.

Tutto è nato da delle esigenze. Il collettivo Sativa è stato creato da giovani studenti, giovani lavoratori o disoccupati, per dar loro la possibilità di esprimersi, di muoversi attivamente e di creare qualcosa in una città che non gli offre ne spazio ne spazzi. Una città in cui però credono, dove vogliono mettere in gioco le loro idee, confrontarle, per migliorarla dal basso, per cambiare la situazione attuale, e creare non solo un gruppo, ma un qualcosa di attivo che si muove in città, per la città: un collettivo, il Sativa.