“Carrara Assemblea Permanente” dal letame nascono fiori…

#carrarasiribella

9 / 1 / 2015

L'Assemblea permanente del comune di Carrara è arrivata ad un bivio molto importante della sua esistenza, la domanda che ci poniamo tutti noi presidianti è questa: cosa facciamo? come procediamo? Ed è per questo che abbiamo iniziato a ragionare ad una proposta a lungo termine.

L'unica convinzione che abbiamo è quella di continuare a lottare ed andare avanti con la denuncia delle male fatte dell'amministrazione vigente e di quelle che verranno. 

Molto è già stato fatto, abbiamo portato a galla il fatto che siamo la seconda provincia con infiltrazioni n'dranghetiste, seconda solo a Milano (fonte: Renato Scalia della fondazione Caponnetto), siamo la provincia con il più alto tasso di morte per tumori, siamo una città senza un futuro industriale, ben che l'escavazione del marmo bianco, a questa velocità è probabile che finisca tra circa vent'anni e non abbiamo ancora pensato ad una nuova forma di industria per questa città. (Fonte :geologo e ambientalista Mauro Chessa). 

Siamo una città che ha fatto imbavagliare la propria storia e  cultura, non abbiamo teatri, cinema, biblioteche, aperti, perché chiusi ne abbiamo due dei teatri più importanti  della toscana (Politeama teatro Verdi  è il teatro lirico dove ha esordito nel 1901 La Tosca diretta da Giacomo Puccini). 

Il nostro intervento sulla città è stato molto importante sotto tutti i punti di vista, quello sociale ad esempio, quello culturale e storico della città di Carrara, abbiamo ridato vita a quella parola molto legata alle nostre radici che è Resistenza, ma a chi e a che cosa Resistiamo? 

Ad una amministrazione comunale che non riconosce nessun errore e nessun tipo di coinvolgimento in cricche e malefatte del nostro territorio, ad una classe industriale che stupra il nostro territorio scavando in modo selvaggio le nostre montagne e inquinando il nostro territorio senza cura e senza pensare che quelle polveri e a quell'inquinamento, lo  respireranno anche i loro figli, i figli del capitalismo selvaggio e crudele di un territorio saccheggiato da tutti coloro che sono passati da qui, dai Barbari fino ad arrivare agli industriali del marmo. Abbiamo conquistato il Bilancio partecipato, votato dalla maggioranza  e portato come ordine del giorno dal M5stelle, un anno prima era stato respinto, invece il 24 novembre con spinta dell'assemblea, è stato votato da tutti.

Ora l'assemblea discute questo: usciamo dalla sala di rappresentanza e ci prendiamo uno spazio dove poter strutturare la nostra azione, preparare al meglio le assemblee cittadine, lavorare sulle tematiche poste in modo ancora più incisivo e con maggiore competenza, dando vita ad una associazione che coltivi il seme della partecipazione alla cosa pubblica, diventando un Baluardo contro la mala politica cercando di unire tutti i cittadini oppure Resistiamo nella sala di rappresentanza, tenendo la situazione mediatica leggermente viva e sopratutto dando un enorme "fastidio" a chi non ci vuole così uniti come lo siamo adesso? L'assemblea sotto questo punto di vista è chiara, non faremo nessun passo in nessun senso fin che l'assemblea non raggiungerà la maggioranza schiacciante.