Cara Treviso retrograda giù le mani dai nostri corpi

14 / 2 / 2019

Treviso ha deciso di intraprendere la sgradevolissima e pericolosissima strada già battuta dalle giunte comunali di Verona, Alessandria, Trieste e non solo, andando verso la presentazione in consiglio comunale di una mozione antiabortista degna dei peggiori tribunali dell’inquisizione. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Non Una di Meno Treviso che denuncia quanto sta succedendo in città.

corpi

“Caro Consiglio comunale di Treviso, 

con la desertificazione che procede a 48 km all’anno nell’Africa subsahariana, l’aumento esponenziale delle temperature, la perdita di biodiversità, lo scioglimento dei ghiacciai, e i tassi di inquinamento correnti, è un vero piacere essere chiamata in causa per l’aborto e l’omogenitorialità. Vedo che centrate sempre il punto. La Natura "Cari", ma anche no, Consiglio Comunale e Consigliere Zanini, ce ne vuole per superare da destra il vostro governo e Pillon, eppure siete riusciti ad essere ancora più abominevoli del solito.

1) Il consigliere Zanini sostiene che la vita di ogni persona va salvaguardata e protetta in tutti i suoi aspetti dal concepimento fino alla morte naturale. TUTTI. Ma a noi pare che i vostri TUTTI siano in realtà davvero pochi. Questi sforzi di certo non li mettete nel salvaguardare e proteggere le vite de* migrant*, donne, uomini, bambini e bambine, che muoio nelle nostre acque territoriali o vengono sequestrat* dal ministro degli interni sulle navi che provano a metterl* in salvo.

2) Valuta, inoltre utile la collaborazione tra consultori pubblici e privati e associazioni di volontariato pro vita e professioni mediche. Collaborazioni che verrebbero sicuramente finanziate dal Comune, invece che reimpiegare i fondi nel welfare per permettere un’uscita dal precariato lavorativo, dal ricatto tra genitorialità e lavoro. A noi non servono associazioni pro vita, servono servizi, servono asili nido accessibili, servono scuole funzionati, servono sistemi sanitari efficienti, serve un sistema di trasporti affidabile, SERVE UN REDDITO DI AUTODETERMINAZIONE. Fondi che potrebbero essere utilizzati anche per assumere più professionist* competent*, inteso come medic* non obbiettor*, infermier* e psicolog*, per potenziare i consultori, o per velocizzare gli iter di adozione che sia etero, omo o monoparentale.Ricordiamo a Zanini che l’aborto in Italia è legale, che tale deve rimanere e che anzi la vera campagna da fare è quella di mandare fuori dagli ospedali gli obbiettori. Sui nostri corpi decidiamo noi, non lui, non lo Stato e nemmeno Dio.

3) La mozione, non si ferma qua, in un atto ufficiale si riesce a definire la pratica dell’utero in affitto come abominevole. Ma noi definiamo questa mozione abominevole. Abominevole quanto affermare che un figlio sia un dono di Dio e della natura, escludendo così chi un figlio non può averlo e vorrebbe adottarlo o comunque diventare genitore in altro modo. Ci chiediamo il perché di tanto attaccamento alla protezione della famiglia tradizionale ma non una riga in cui si impegna a contrastare, per esempio, il femminicidio o la violenza di genere, parentale o domestica, che ad ora rappresentano una delle principali forme di violenza in Italia.

4) Ma veniamo alla parte “migliore”, non che quelle di prima non fossero già abbastanza allucinanti così. Facciamo un meraviglioso salto nell’anno 1000: la mozione dovrà “respingere ogni tentativo di superare la diversità del maschile e femminile”, e decreterà che “i figli hanno diritto ad un padre maschio ed ad una madre femmina, e sono frutto di un atto d’amore e non scorciatoie e forzature tecniche”.

Noi capiamo che al “caro” consigliere in realtà dei minori non gliene può importare di meno. Quello che gli interessa davvero è rendere invisibili, da bravo credente, i corpi intersessuali, transessuali e queer, e rendere totalmente inesistente la genitorialità mono o omo parentale. Ma forse il signor Zanini dovrebbe ri-aprire un paio di libri di Genetica e di Psicologia. Potrebbe scoprire tante cose interessanti su quegli “unici due sessi previsti per natura”.Ruba la voce alla natura, finge di parlare per la scienza. Ma questa non è scienza, questa è discriminazione di genere ed è violenza sui corpi di tutt* coloro che non si definiscano normativamente etero.

5) Infine, afferma che vuole implementare i programmi scolastici al fine di avere un’educazione che preservi le nuove generazioni dal “rischio” di abortire. Ebbene cara Giunta e caro Consigliere, le scuole, che le ricordiamo essere laiche, hanno bisogno di fondi per l’edilizia scolastica, per i materiali atti alla didattica e per garantire l’accesso allo studio, non per seminari di ferventi cattolici su come il sesso, il gender e l’Ivg siano il male.

Se la giunta o il consigliere Zanini, pensa di trovarci zitt* e inert* di fronte a questa mozione retrograda, sessista e vergognosa si sbaglia di grosso, siamo in stato di agitazione permanente e non permetteremo mai e poi mai che una violenza machista e sessista di tal portata si giochi sui nostri corpi, non staremo sicuramente a guardare. Non ci troverà nelle strade e nelle piazze solo l’8 Marzo per lo sciopero transfemminista globale, ci saremo ogni qual volta vorrà parlare di questa mozione, giù le mani dai corpi di tutti e tutte!

Non Una Di Meno Treviso