Buon Compleanno Luca

21 / 12 / 2009

Meno 5 gradi, il vento soffia forte davanti alle porte del carcere dove Luca Tornatore è rinchiuso dallo scorso 14 dicembre. La sua unica colpa è quella di essere uno delle migliaia di persone che qui a Copenhagen si sono mobilitate per la giustizia climatica, contestando la conferenza dell’Onu e denunciandone la sua inutilità.

Di fatto, Luca Tornatore è in carcere per aver commesso un grave reato: aver detto la verità.

La stessa verità gridata dalle centinaia di persone fermate, arrestate e rastrellate per le strade di Copenhagen dalla polizia in questi giorni.

Sette giorni sono già passati dal suo arresto e molti altri ne potrebbero passare fino al prossimo 12 gennaio, data entro la quale dovrebbe essere fissata la prossima udienza. Per noi che siamo qui  non è semplice capire come funziona l’iter giuridico danese, un muro di gomma  che ad oggi non ci permette di avere ancora una risposta sulla data esatta in cui si terrà il processo.  

La permanenza nelle carceri della social democrazia danese non è molto diversa da quella italiana. La telefonata giornaliera che un detenuto può fare è a discrezione della guardia carceraria di turno. Non si possono ricevere libri ma si possono usare solamente i testi presenti nella biblioteca del carcere.

Non sembra che qui, tra l’opinione pubblica danese, gli arresti preventivi, i fermi di massa, le leggi emergenziali varate in occasione di Cop15 dal governo danese, la sospensione dei più elementari diritti, abbiano suscitato critiche e dibattito come ci si aspetterebbe. Anzi sono state vissute con un certo distacco ed indifferenza. Forse le immagini delle lunghe colonne di attivisti distesi per terra, ammanettati e circondati dalla polizia serviranno almeno a far riflettere i cittadini di questo paese che anche la Danimarca non è poi così libera e democratica come pensavano.

Cop15 è finito ma i suoi effetti rimangono ancora. Come rimangono ancora in carcere gli attivisti arrestati in questi giorni.

Abbiamo potuto sapere che Luca sta bene, che il suo morale è alto e che ringrazia tutti quelli che in questi giorni gli sono stati vicini, che hanno promosso gli appelli per la sua liberazione, che gli hanno inviato messaggi di solidarietà.

Oggi è il suo compleanno. Avremmo voluto che fosse libero per festeggiarlo con i suoi cari, con i suoi amici, con tutti noi. Sappiamo purtroppo che questo non sarà possibile, allora facciamo in modo di fargli tutti insieme gli auguri ed inviamogli tutti un saluto. Facciamolo oggi che è il suo compleanno, e continuiamo a farlo fino a che non sarà liberato.

Buon Compleanno Luca!