Bologna - Verso il 10 ottobre per il diritto alla mobilità e alla sicurezza sui mezzi pubblici

Dopo gli avvenimenti accaduti nelle scorse settimane sui bus, dove più persone sono state prese ostaggio o addirittura ammanettate perchè sprovviste di biglietto, oggi #tutto gratis!

26 / 9 / 2014

Oggi abbiamo deciso di non tacere più sull'atteggiamento aggressivo dei controllori Tper, al centro degli ultimi fatti di cronaca a Bologna. 

Una denuncia dal basso, la nostra, che segue le aperture dei fascicoli della Procura riguardanti le minacce, le manette e la chiusura di donne e anziani dentro ai bus solo per non avere timbrato abbastanza in fretta il biglietto, o per essere saliti dalla porta adibita all'uscita. 

Questi addetti alla repressione, appaltati alla cooperativa modense Holacheck, sono essi stessi soggetti al ricatto di un basso stipendio composto da una parte "a cottimo", tradotta nell'aumento di 10 cent per ogni sanzione comminata.  

Crediamo che questi comportamenti violenti e assolutamente sproporzionati si inseriscano con prepotenza tra quei dispositivi frutto di una campagna locale, ma anche su scala nazionale, tesa a produrre una guerra tra poveri. 

Il continuo bombing mediatico esercitato attraverso il favoreggiamento alla delazione, se non l'infamia, di chi non può permettersi il costo sempre più inaccessibile alla mobilità, va dunque combattuto reclamando e praticando con radicalità la gratuità dei trasporti, in una forma collettiva e auto-organizzata che risponda con la solidarietà alla volontà di dividere fra loro i/le precar*, student*, disoccupat* e migrant*.

Rivendichiamo l'aver sabotato le macchine obliteratrici e l'aver invitato, con tutti i mezzi comunicativi in nostro possesso,  tutti i passeggeri e coloro che sostavano alle fermate a ribellarsi assieme a noi, riscontrando una decisa complicità.

È ora di sdoganare la presunta unitarietà dell' "evasione". Esiste, di fatto, un evasione di sopravvivenza che non ha nulla a che fare con quella milionaria, nel caso di specie, dell'azienda Tper e dei suoi ben retribuiti amministratori.
#tuttogratis #dirittoallamobilità #civediamoil10o

Làbas Occupato
Studenti Medi Auto-organizzati

A seguire il testo del volantino:

Negli ultimi giorni, l’azienda Tper, i suoi controllori e i nuovi aggressivi verificatori appaltati alla cooperativa modenese Holacheck sono stati protagonisti delle cronache bolognesi, con episodi che fanno rabbrividire. Passeggeri reclusi negli autobus, donne ammanettate, multe per chi entra dalla porta sbagliata. 

A queste preoccupanti vicende, che hanno spinto la procura della città ad analizzare il regolamento d’ingaggio dei controllori, si aggiunge l’ultimissima novità dell’azienda di trasporti felsinea: a breve, i titoli di viaggio Tper dovranno essere convalidati ad ogni accesso sugli autobus, in modo tale che gli utenti possano “evidenziare il corretto utilizzo del servizio e combattere in prima persona l’evasione sui mezzi pubblici.”

 Non bastano controllori Tper, verificatori sottopagati e violenti, tra poco ogni passeggero si trasformerà nel controllore degli altri utenti, nella speranza che gli stessi utenti consolidino e assumano quei meccanismi di sorveglianza e punizione.

Tper, con un buco di bilancio di 9,4 milioni, pensa di risparmiare appaltando i controlli a una cooperativa che paga i propri dipendenti a percentuale, sulle multe fatte: è evidente quanto sia forte il legame fra lavoratori pagati a cottimo, in base alle sanzioni fatte, aggressività dei loro atteggiamenti e controllo. 

Si tratta di una guerra fra poveri nella quale per guadagnare 10 centesimi in più si arriva a chiudere le porte di un autobus o a chiamare i vigili per far ammanettare una passeggera.

Tper strikes back