Bologna - Sanzionati manifesti Hera contro la fusione, per la ripubblicizzazione dell'acqua

In occasione del giro dell'Emilia sui colli bolognesi, manifesti dell'Hera sanzionati e scritte sull'asfalto per l'Acqua Bene Comune

6 / 10 / 2012

Sabato mattina, San Luca, colli bolognesi, ultima tappa del giro dell'Emilia: i ciclisti e il pubblico si trovano un traguardo diverso, al posto dei soliti manifesti pubblicitari e dei soliti marchi industriali si leggono slogan per l'acqua bene comune, per il diritto di scegliere sulla gestione dell'acqua, contro la privatizzazione di questo bene pubblico, contro la remunerazione del capitale in bolletta, contro la fusione di Hera e Acegas-Aps SPA, per mantenere inalterato il risultato referendario.

Alcuni cittadini hanno "modificato" il traguardo e "sanzionato" i cartelloni pubblicitari dell'azienda Hera, che ha deciso di proseguire la politica delle fusioni e dei processi che porteranno alla privatizzazione dell’azienda, a partire dalla fusione di HERA con ACEGAS-APS SPA azienda che gestisce i servizi pubblici locali a Padova e Trieste e con propaggini in Bulgaria e in Serbia.

Dai "nuovi" manifesti sul giro dell'Emilia viene anche fatto un invito a partecipare al presidio che ci sarà LUNEDÌ 8 OTTOBRE alle ORE 13 sotto Palazzo d'Accursio.
L'appuntamento è stato lanciato dal Comitato dell'acqua di Bologna, come è stato fatto anche negli altri territori interessati, dall'Emilia-Romagna al Veneto,"perché i consigli comunali non decidano di procedere su una strada contraria alla volontà referendaria dei cittadini e che toglie dai territori la gestione dei servizi pubblici locali per consegnarla ad una Mega azienda di dimensione sovraregionale e Multinazionale, perché i cittadini si oppongano alla fusione e perché insieme si riesca ad impedire una grande cessione di sovranità dalle istituzioni democratiche e dalle comunità locali, al mercato."

Insomma, obiettivo dei cittadini che hanno modificato la tappa di San Luca e hanno sanzionato i cartelloni era sicuramente focalizzare l'attenzione su una battaglia per l'acqua pubblica che significa anche lottare per la democrazia e per i diritti che sempre più vengono cancellati, procedendo su una strada contraria alla volontà referendaria dei cittadini. Un traguardo è stato modificato, ci sono tante altre strade da percorrere per arrivare al prossimo traguardo, iniziando dal presidio di LUNEDÌ 8.

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