Occupy The Streets. Occupy The World.

Bologna - Invito per la costruzione di una mobilitazione cittadina l'11.11.11

convocazione incontro: mercoledì 2 novembre h 21 presso il Tpo, via Casarini 17/5

27 / 10 / 2011

  Analizzando la data del 15 Ottobre abbiamo visto l'affermarsi di un'esigenza comune che guarda ad una ripresa di parola collettiva in merito alla crisi sistemica e strutturale che stiamo vivendo in ogni angolo del pianeta: più di 1000 manifestazioni in un centinaio di paesi di tutto il mondo si sono opposte alle politiche di austerità globale in ricerca di un'alternativa al fallimento di questo sistema. I 500000 e il 99%  non sono soltanto dei numeri, ma sono sintomo d iuna possibilità.

In questo fiume di indignazione globale il comune politico si esprime attraverso una partecipazione ampia, eterogenea e nuova: le mobilitazioni studentesche cilene, le acampadas spagnole, gli occupant idi Wall Street, i protagonisti delle proteste contro i diktat della Bce e del Fmi e i 500.000 del corteo romano hanno saputo esprimere un potente desiderio di cooperazione e trasformazione. United for Global Change, questo il mood su cui si sono sintonizzate  le lotte ai quattro angoli del pianeta.

Il percorso che in Italia ha preceduto la più grande manifestazione autorganizzata degli ultimi 40 anni, ha visto l'unità come condizione necessaria di partenza. Su un punto siamo tutti d'accordo: è necessario mettere in comune il portato delle different ilotte.  Questo significa che non possiamo difendere i diritti del lavoro senza reclamare al tempo stesso un nuovo welfare, che costruire un'altra università è parte di quel percorso per la difesa dei beni comuni che in modo chiaro si è espressa nei referendum del 12 e 13 Giugno, che una vera redistribuzione della ricchezza passa per il contrasto a inutili grandi opere.

Da Bologna guardavamo al 15 Ottobre in questa direzione, attraversando le assemble e contro il finanziamento di u nprogetto come il people mover, confrontandoci con i precari colpiti dai tagli ai servizis ociali, restando uniti nelle lotte per la difesa dei diritti e della dignità dei migranti, chiedendo a gran voce un reddito di cittadinanza. E nella stessa direzione si sono caratterizzate le due assemblee pubbliche successive al 15/10 che hanno aperto all'interno del Tpo un cantiere cittadino di idee, di confronti, che vuole cogliere l'altezza della sfida globale che si apre davanti a noi.

Per questo, come assemblea pubblica, abbiamo deciso di assumere la data di mobilitazione territoriale lanciata dagli occupanti di Zuccotti Park prevista l'11/11/11, non per cabala, ma per affermare la volontà di essere protagonisti e complici nel nostro territorio di una trasformazione che guarda al futuro di tutt ee tutti noi.

L'invito è quello di incontrarsi mercoledì 2  novembre h 21 presso il Tpo, via Casarini 17/5, per continuare una discussione aperta a tutte le soggettività, le associazioni, a tutti i pezzi di una città che vuole ricomporsi nelle lotte, costruendo in maniera condivisa e vera le pratiche e gli obiettivi di un agire politico comune.

Le indignate e gli indignati in assemblea