Bologna - Il mondo della formazione VS la Buona scuola di Renzi

Più di 1500 persone in piazza oggi durante lo sciopero della scuola.

Utente: marziana
5 / 5 / 2015

Oggi,5 maggio,Bologna ha vissuto un'altra grande giornata di sciopero.E' stata un'altra data all'interno di un percorso che era iniziato quest'autunno,con le assemblee del coordinamento nazionale e regionale e le tre date in piazza.Questo è un chiaro segno del fatto che ancora non ci vogliamo fermare,perché di fatto non è cambiato nulla. Finito il periodo delle “consultazioni” date dall' autoeletto “democratico” Renzi alle scuole italiane,non si è mosso nulla,perché evidentemente non siamo stati ancora ascoltati sufficientemente.Per questo oggi abbiamo deciso come Coordinamento degli Studenti dell'Emilia Romagna di scendere in piazza ancora una volta,per continuare ad urlare il nostro dissenso e la nostra voglia di essere presi in considerazione in quanto parte fondamentale della scuola.Partiti da Piazza San Francesco dopo l'arrivo degli studenti da Reggio Emilia e Rimini,ci siamo subito ripresi alcune delle strade principali della nostra città,facendoci vedere dalla cittadinanza e arrivando sotto la Prefettura,alla quale abbiamo attaccato uno striscione che urlava “Le vostre frontiere uccidono”,accompagnato da un altro con la parola assassini,sui quali molti degli studenti presenti hanno depositato barchette di carta dipinte di rosso,in modo che ognuno di noi potesse ancora una volta interrogarsi sul perché di così tanta violenza esercitata sui migranti e di cui sentiamo il peso come persone civili e pensanti.Continuando ad attraversare le vie principali di Bologna,più tardi ci siamo fermati all'incontro con i Cobas e alcuni comitati e abbiamo visto passare davanti a noi l'altra faccia dello sciopero di oggi,i professori e tutto il mondo che ruota attorno alla formazione,al quale ci siamo uniti,insieme a molti altri studenti.Il corteo ha proseguito insieme,formato da tutte le parti che compongono l'istruzione e che non hanno deciso di arrendersi,bensì di riprendere in mano il proprio futuro,partendo dal basso. La parte degna insomma.Siamo poi giunti tutt* insieme in piazza del Nettuno,dove le varie realtà hanno fatto interventi a favore di consultazioni veritiere e riforme alternative che giovino a chi la scuola la vive per davvero.La giornata di oggi è servita ad alzare ancora una volta e ancora di più la voce della nostra protesta, contro quelle orecchie che, nonostante la tanto millantata voglia di consultazione, ancora si rifiutano di prestare ascolto.

Non ci accontenteremo mai! 

Coordinamento studenti medi Emilia Romagna 

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I corteo si uniscono