Il 17 Maggio alle ore 9 verrà processato il poliziotto del VII Reparto Mobile che il 12 Ottobre 2011 davanti alla Banca d'Italia colpì volontariamente Martina con il manganello rompendole quattro denti.
Quel giorno lavoratori e studenti erano scesi in piazza in diverse città italiane per riconsegnare simbolicamente alla Banca d'Italia la lettera che pochi mesi prima il suo Governatore, Draghi, e il presidente della Banca Centrale Europea, Trichet, avevano spedito al governo Berlusconi con le richieste di tagli drastici al welfare italiano. Politiche che attuate nei mesi successivi saranno responsabili della situazione economica drammatica in cui oggi si trovano a vivere centinaia di migliaia di cittadin*.
In questi ultimi anni uomini e donne sono scesi nelle piazze di questo paese per chiedere un futuro di diritti e dignità in risposta ad una crisi di cui essi non sono responsabili. Una crisi usata dalle istituzioni italiane ed europee come grimaldello per affossare le politiche sociali e restringere gli spazi di agibilità politica. E proprio per difendere questi spazi di agibilità dai tentativi di repressione da parte delle Forze dell'ordine - che troppe volte in questo paese hanno abusato del loro potere - venerdì 17 maggio saremo con Martina davanti al Tribunale, perché questa è una storia che non riguarda solo lei. È una storia che ha a che fare con il diritto al dissenso, con la giustizia e anche con la democrazia, perché non c'è giustizia e democrazia finché agenti in divisa continueranno a compiere gravissime violenze contro giovani e manifestanti restando impuniti!
E’ per questo che non è difficile scegliere da che parte stare!
Venerdì 17 maggio 2013, ore 9
Tribunale di Bologna, Via Farini 1
Comitato No people mover