Bologna, davanti al Cie e in corteo contro i bombardamenti e per la libertà di tutti i migranti!

2 / 4 / 2011

Il Coordinamento 2 Aprile Bologna si è dato appuntamento davanti al Cie di Bologna per aprire la giornata di mobilitazione contro i bombardamenti, perché questo luogo rappresenta l'altro volto della guerra umanitaria, dove vengono detenuti da quasi un mese migranti tunisini trasferiti da Lampedusa.

Con striscioni, palloncini, musica e cartelli è stato denunciato il ruolo di fabbrica della clandestinità che questo carcere etnico riveste, divenendo oggi simbolo di un'accoglienza militarizzata e marginalizzante che con il modello Lampedusa viene esportata in tutto il paese.

Davanti al Cie abbiamo appreso che da ieri con una circolare, il Ministro dell'Interno ha dato indicazioni di sospendere il diritto di ingresso ai Cie a consiglieri e parlamentari, limitandolo esclusivamente alle sole Agenzie dell'Onu. Ma al presidio era presente un membro dell'UNHCR munito di tesserino identificativo, che ha fatto richiesta di entrare accompagnato da una delegazione. Sorprendentemente anche a lui è stato rifiutato l'ingresso, e il presidio indignato ha denunciato lo stato d'eccezione che vige oggi in Italia, dove i diritti vengono sospesi e bloccati, dove ogni garanzia di rispetto dei diritti fondamentali si sbriciola davanti allo stato di emergenza costruito fomentando paure e pregiudizi verso i migranti. I consiglieri si sono impegnati a chiedere chiarimenti su questa procedura, poiché una circolare amministrativa, che non è un atto legislativo, non può cancellare il diritto di ingresso previsto dalla normativa.

La mobilitazione si è poi spostata in Piazza Nettuno, da dove è partito un corteo che ha attraversato le vie del centro al grido di “Welcome, accoglienza e libertà per i migranti!”.

In sintonia con le manifestazioni che da Lampedusa a Manduria, da Vicenza a Ventimiglia reclamano la protezione umanitaria europea per i migranti, anche il corteo di Bologna ha rivendicato il diritto di scegliere dove vivere, impegnandosi a sostenere i migranti nella loro battaglia contro le frontiere interne d'Europa.

Nella città di Bologna oggi si è sollevata una voce che nel gridare il proprio no ai bombardamenti ha sostenuto che l'accoglienza accompagnata dai diritti è l'unica garanzia di sostegno ai popoli del Maghreb impegnati in una storica battaglia per la democrazia e per la libertà.

Leggi il comunicato di Sadir e TPO

Leggi il commento dello Sportello Migranti del TPO sulla circolare Maroni di sospensione del diritto di visita ai Cie

Bologna - Spot Video 2 aprile

Bologna. Corteo 2 aprile #2

Fotogallery Bologna 2 aprile di Chiara Terranova