Processo Bankitalia

Bologna 17.05.13 - Il sorriso della libertà contro la violenza dell'omertà

Condannato a un anno e quattro mesi, a 5000 euro di risarcimento delle spese processuali e 20000 euro per danni il poliziotto del VII reparto mobile, che colpì al volto una manifestante durante un presidio sotto la Banca d'Italia.

17 / 5 / 2013

1 anno e 4 mesi. Questa è la condanna arrivata, per una volta non ad un attivista, ma a un poliziotto del VII reparto mobile di Bologna. Così ha deciso il G.U.P. nell'udienza che si è tenuta oggi con rito abbreviato contro Pasquale Buonofiglio, accusato di lesioni gravissime ai danni di Martina, per averle rotto quattro denti con una manganellata.
Durante il processo siamo stati davanti al Tribunale, dando vita per tutta la mattina ad una determinata presa di parola non solo sull'evento singolo, ma sul modus operandi della forze dell'ordine e nello specifico del reparto bolognese.
Un reparto famoso almeno da Genova 2001 per le violenze durante il G8, ma soprattutto per la creazione di una vergognosa maglietta a ricordo di quei pestaggi, dalla spaventosa scritta: "A Genova io c'ero."
Lo stesso reparto che nel 2005 ha quasi ucciso Paolo Scaroni, tifoso del Brescia, manganellandolo ripetutamente sulla testa. E ancora, quello che nel 2008, fuori da un locale - durante un festino privato ha insultato, malmenato e arrestato un gruppo di migranti, senza motivazione.
Dunque l'aggressione di Martina è solo uno dei tanti episodi della saga del VII di Bologna.
Oggi però questa storia ha ricevuto una piccola battuta d'arresto, qualcosa è entrato in corto circuito dentro la cappa dell'omertà che è stata la cifra del comportamento della polizia.
La vittoria di oggi non è solo quella giudiziaria, delle aule dei tribunali: questa è solo una parzialità. Da quell'ottobre 2011 non abbiamo mai smesso, come Centro Sociale Tpo, di occuparci di questa storia, abbiamo scritto alla conclusione delle indagini, alle denunce contro quaranta persone che - nella stessa manifestazione in cui è stata colpita Martina - erano in piazza e si sono difese dalla violenza delle forze dell'ordine, abbiamo risposto sempre - colpo su colpo - alle dichiarazioni vergognose dei responsabili del reparto che, più volte, hanno provato a silenziare la rabbia sotto la retorica della solidarietà alle forze dell'ordine nei momenti di piazza.
Ci siamo occupati di questa storia perché Martina è una compagna che quel giorno era a manifestare e chiedere cose precise, davanti alla sede di Bankitalia, dispositivo centrale della politica finanziaria di questo Paese: basta con le misure di austerity, basta con la demolizione del welfare, basta con i ricatti alla dignità delle nostre vite. Il celerino che ha deciso volontariamente di colpirla al volto, ha pensato forse di dare un segnale, di dimostrare che un manganello vince sul desiderio di riprendersi il futuro e di partecipare attivamente, come se questa violenza potesse educare lei e tutti noi.
Questa mattina una cinquantina di persone ha dato vita ad occupytribunale: dalle 9 abbiamo invaso il cortile interno del Tribunale, abbiamo portato, davanti ad un'udienza chiusa, la nostra voce e la nostra verità sul 12 ottobre, sull'omertà nelle indagini e sulle vicende del VII. Non siamo stati lì per chiedere manette o galere, perché è un linguaggio e un pensiero che non ci appartiene, ma per ribadire che non abbiamo paura né ci facciamo intimidire dalle manganellate o dalle denunce; per denunciare il comportamento di un reparto che, negli interrogatori, non sa, non vede o non ricorda i nomi dei colleghi di squadra; per affermare pubblicamente che le indagini si sono basate su materiale che abbiamo raccolto noi e che non è più eludibile la presenza di un numero identificativo sulle divise di un apparato dello Stato noto per violenze simili.
Per tutto questo, abbiamo trascorso la mattina sotto al Tribunale, consapevoli che la parola giustizia non è quasi mai congruente alla parola legge, come ci dimostrano gli abusi di potere premiati con promozioni, le catene di comando che restano in ombra, le connivenze e le coperture di cui godono le forze dell'ordine in Italia.
La sentenza di oggi è un segnale, uno squarcio che ci permette di guardare oltre, una piccola vittoria - non solo per Martina - ma per quanti continuano a lottare, a metterci la faccia senza tirarsi indietro.
E' la vittoria di chi, in questi anni, ha dovuto fare i conti con le violenze dei reparti mobili e della polizia ma ha deciso da che parte stare, facendo scelte politiche e di vita radicali.
E' la vittoria di quei cittadini e di cittadine che non possono più accettare forze dell'ordine senza un numero identificativo e stanche del VII reparto mobile.
E' anche la vittoria di chi, per colpa dell'omertà e dei silenzi, non potrà mai vedersi riconosciuta la verità giudiziaria. ed è sato vittima di violenze e abusi
Questa piccola vittoria vogliamo dedicarla a voi.

Tpo

Cronaca sms #occupytribunale:

12.32 Bologna - la giornata di oggi appena conclusa dimostra che questa vittoria non passa solo dalle aule del tribunale ma attraverso la partecipazione e la determinazione di chi continua a lottare.

12.25 Bologna - Occupy tribunale si trasforma in corteo dopo la sentenza. La gente come noi non molla mai

12.24 Bologna - 1 anno e 4 mesi a Pasquale Bonofiglio per aver rotto 4 denti a Martina davanti a Bankitalia. Ora chiudiamo il VII reparto subito!

12.13 Bologna - il presidio si sposta in strada. A bologna è uscito il sole

12.08 Bologna - Pasquale Bonofiglio ha commesso il fatto. Viene condannato a 1 anno e 4 mesi.

11.08 Giustizia per Martina Chiusura del VII reparto!

11.05 Bologna - occupy tribunale. Il giudice si è ritirato per decidere. Nel presidio continuano gli interventi dal sound chiedendo democrazia e giustizia.

10.43 Bologna - Martina ha deciso di rimanere fuori dall'aula per stare in piazza, nelle lotte. "davanti a quella banca abbiamo fatto una scelta e continueremo a farlo!".

10.22 Bologna - Continuano gli interventi dal sound. Denunciamo l'omerta' del VII reparto durante l'indagine. Quale giustizia??

10.13 Bologna - Occupy tribunale contro gli abusi e le violenze del VII reparto mobile. Chiediamo numeri identificativi sulle divise!

9.43 Bologna - il presidio diventa sempre più numeroso. Un grande striscione: "Il sorriso della libertà contro la violenza dell'omerta'".

9.28 Bologna - Occupato l'atrio del tribunale di Bologna aspettando il processo a Pasquale Bonofiglio, membro del VII reparto mobile che davanti Bankitalia ruppe 4 denti a Martina

Bologna 17.05 - #occupytribunale

Bologna 17.05 - Presidio Tribunale: Martina

Bologna 17.05 - #occupytribunale: intervento Nicola, Tpo

Bologna 17.05 - Processo Bankitalia: intervento Gianmarco, Tpo

Bologna 17.05 - Processo Bankitalia: commento di Martina dopo la condanna del poliziotto