STRISCIONI APPESI AL PORTO E ALLA GALLERIA SAN MARTINO PER RICHIEDERE L'APERTURA DI UN CORRIDOIO UMANITARIO PER IL DIRITTO DI ASILO EUROPEO.

Blitz ambasciata dei diritti Ancona

4 / 10 / 2013

L’Ambasciata dei diritti Marche promuove l’appello lanciato da Melting pot e chiede a tutte le associazioni, organizzazioni umanitarie, ai collettivi ed ai comitati a mobilitarsi per affermare il diritto d’asilo europeo. La tragedia di Lampedusa, la più grande mai accaduta, è solo l’ultima di quelle che si sono consumate nel Mediterraneo.

I morti di ieri sono richiedenti asilo, donne, bambini e uomini in fuga da guerra e persecuzioni, così come gli altri inghiottiti da mare nel corso di questi decenni. Lo spettacolo della frontiera sul mare ci ha abituato a guardare l’incessante susseguirsi di queste tragedie con gli occhi di chi, impotente, può solo sperare che ogni tragedia sia l’ultima.

Non basta più chiedersi perché accadono queste tragedie. Bisogna riconoscere che le politiche messe in campo dall’Europa in questi anni per esternalizzare le frontiere, finanziare centri di detenzione, pattugliare e respingere hanno prodotto solo morte e violazione dei diritti fondamentali della persona.

Da oggi vanno esternalizzati i diritti, va messa al bando la legge Bossi-Fini,che criminalizza i migranti e tutte le persone che cercano di aiutare questi disperati.

Da oggi bisogna aprire, a livello europeo, un canale umanitario affinché chi fugge dalla guerra possa chiedere asilo direttamente alle istituzioni europee in Libia, in Egitto, in Siria o lì dove è necessario (presso i consolati o altri uffici) senza doversi imbarcare alimentando il traffico di essere umani e il bollettino dei naufragi.

Il pietismo non serve. E neppure serve evocare l'inasprimento dei controlli di frontiera.

Anche il porto di Ancona deve essere aperto per chi viene da paesi in guerra e cerca una vita migliore.