Per dire basta alla sfruttamento irrazionale e privatistico dei fiumi

Belluno - Dolomiti che Patrimonio!

22 Luglio Marcia in difesa della Valle del Mis, in difesa delle Dolomiti

3 / 7 / 2012

Stanno distruggendo la Valle del Mis. Una bellezza senza tempo. Quello che la natura e l’acqua hanno creato in migliaia di anni, rischia di essere distrutto per sempre.

Dove prima c’era un torrente, con i suoi salti, i suoi rivoli, le sue pozze, ora stanno mettendo un tubo, diritto, sempre uguale a se stesso. Freddo, artificiale. Dove prima c’erano sassi, oggi c’è cemento.

Un’intera valle ingannata, da uomini in giacca e cravatta. Valigette piene di interessi in cambio di un Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un’intera valle svenduta, umiliata, derubata. Predatori senza scrupoli ce la stanno portando via. Con violenza. Armati di braccia meccaniche.

Dove dovrebbe esserci un Parco, il parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, oggi c’è la Valsabbia spa di Brescia. Recinta, scava, martella, espropria.
Ma non è il rumore delle ruspe che cancella il suono dell’acqua. Non sono i cingolati che calpestano quella valle. Quello che fa più rabbia sono le menzogne, gli inganni che fan parte di questa vicenda.
L’abuso su terreni che per secoli erano di uso civico, ora sfruttati ad uso privato.

Funzionari insensibili che sventolano permessi e autorizzazioni. Imprese che scavano dove non dovrebbero.
Ma soprattutto la codardia di chi potrebbe intervenire e non lo fa. Di una politica che con una mano getta la spugna e con l’altra incassa come già in passato.

Semplicemente una brutta storia. Uno schifo che va riempito d’amore, della gioia di una comunità che non si arrende, che vuole riprendersi quella valle, che vuole riprendersi quel bene comune. Che vuole difendere le Dolomiti e i suoi fiumi da centinaia di storie come questa. Tante sono le richieste per nuove centrali idroelettriche.

Però di acqua, non ce n’è più. 200km di tubi se la sono già bevuta quasi tutta. Un 10% resiste, come noi. Ma ora la partita si fa decisiva, non solo in Valle del Mis.

Proprio in questo periodo in Regione si sta discutendo un disciplinare sulle richieste per le nuove centraline.
Una moratoria sarebbe il giusto, il blocco per le centrali in zone di interesse comunitario e di alto valore naturalistico, il minimo.
Una partita da vincere.

Per questo ci appelliamo a tutti voi, a tutte le associazioni, movimenti, comitati, gruppi, singoli cittadini e cittadine che lottano per i beni comuni, che vogliono difendere le Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che vogliono fermare lo sfruttamento irrazionale e privatistico dei fiumi.

Il 22 luglio venite in Valle del Mis, vi aspettiamo!

PER ADESIONE-PARTECIPAZIONE: [email protected]

COMITATO BELLUNESE ACQUA BENE COMUNE

INFO UTILI:

PARTENZA MARCIA: ore 11:00 da località La Soffia

ARRIVO: località Ponte Titele nella zona del cantiere

RITROVO: in località Pian Falcina a partire dalle ore 9:00

DISTANZA: circa 5 km. Strada asfaltata, percorso alla portata di tutti. Consigliate scarpe comode e cappellino

SARA’ DISPONIBILE UN SERVIZIO NAVETTA FINO ALLE ORE 10:45 CHE PORTERA’ I PARTECIPANTI AL CONCENTRAMENTO DELLA MARCIA IN LOCALITA’ LA SOFFIA. E’ IMPORTANTE GIUNGERE IN VALLE IL PRIMA POSSIBILE (DALLE ORE 9:00) PER CONSENTIRE IL TRASFERIMENTO CON LE NAVETTE.

AIUTACI A RIDURRE IL NUMERO DELLE MACCHINE. ORGANIZZATEVI PER RIEMPIRE LE MACCHINE.

MEGLIO IN BICI! PORTA LA TUA BICICLETTA COSI’ PUOI LASCIARE LA TUA MACCHINA FUORI DALLA VALLE. PER ESEMPIO IN PIAZZA A SOSPIROLO.

Possibilità di rientro in navetta dall'arrivo della marcia.
Munirsi di acqua e pranzo al sacco. Possibilità di piccolo ristoro all'arrivo della marcia.

COME ARRIVARE IN VAL DEL MIS:

DA BELLUNO: segui per Agordo. In località Mas di Sedico seguire per Val del Mis.

DA FELTRE: segui per Sospirolo poi per Val del Mis

DA USCITA AUTOSTRADA A 27: uscita Belluno, poi segui per Belluno. Da Belluno segui per Agordo. In località Mas di Sedico seguire per Val del Mis.

PER SAPERNE DI PIU':

Lo stato di avanzamento del cantiere in Valle del Mis

Puntata di Report (Rai3) sullo stato di sfruttamento dei fiumi bellunesi