Batte il tempo dello sciopero digitale

Campagna promossa da Exploit e EigenLab per l'uso dei social network in sinergia con i contenuti che i corpi scesi in piazza esprimeranno nelle piazze della mobilitazione autunnale.

7 / 10 / 2014

Pubblichiamo con piacere l'appello di Exploit e EigenLab per la costruzione di uno sciopero digitale, una sfaccettatura particolare dello sciopero sociale che di qui al 14 novembre caratterizzerà le iniziative politiche dei movimenti. Se il blocco della produzione immateriale nella rete è simultaneo a quello nei posti di lavoro e negli apparati di Stato, o privati, dove si esprime maggiormente la precarietà (centri per l'impiego e agenzie interinali), lo sciopero sociale può aspirare a determinare un rifiuto della condizione di sfruttamento e di estrazione del valore dalla forza-lavoro precaria. Opporsi a chi genera profitto con il lavoro sottopagato e coercitivo significa allo stesso tempo attaccare il meccanismo della rendita finanziaria, che passa per la sussunzione delle nostre capacità cognitive, dei nostri affetti, delle nostre relazioni. 

 Le Primavere Arabe, la Pah e il 15M in Spagna rendono chiara l’importanza che la rete ha assunto e sta assumendo all’interno di ogni forma di attivismo politico: un’importanza che, a ben vedere, è specchio della centralità che questo strumento ha assunto nelle vite di tutte e tutti. Facebook e Twitter sono piattaforme nelle quali quotidianamente si costruiscono opinioni collettive, si intessono relazioni e si sviluppano forme di organizzazione. Ed è per questo che nell’ambito di un progetto di mobilitazione precaria generalizzata come quella lanciata dallo Strike Meeting (http://www.autistici.org/strikemeeting/), ci sembra che il tassello determinante di uno sciopero sociale sia la sperimentazione di pratiche di sciopero in rete che siano riproducibili con la rapidità e la facilità di un tweet: la rete è, infatti, lo spazio in cui più chiaramente si manifesta il passaggio ad un sistema di produzione immateriale, in cui gli affetti, le relazioni e i tempi di vita sono messi a valore divenendo essi stessi oggetto di estrazione capitalistica e in cui ogni like e ogni tweet producono una ricchezza che si concentra nelle mani di pochi.

Il web e i social network, in particolare, non sono spazi “orizzontali” ed egualitari che promuovono la libertà di espressione, ma sono piuttosto spazi “gerachici” in cui i contenuti di chi sconta la crisi faticano a trovare evidenza e diffusione.

È tempo di riprenderci lo spazio e la visibilità che il rifiuto all’austerity merita, è tempo che anche sul palcoscenico della rete facciano il loro ingresso nuovi soggetti capaci di costruire collettivamente percorsi che incidano e ribaltino i meccanismi di sfruttamento e rivendichino forme di produzione autonoma.

In questa prospettiva cominceremo portando all’interno di Twitter nella giornata del 10 Ottobre i nostri contenuti e le nostre rivendicazioni: con l’aiuto e la cooperazione di tutti i soggetti precari colpiti dalla crisi, vorremmo far diventare “Trend Topic” hashtag e discussioni riguardanti il 14 novembre, giornata dello sciopero sociale, raggiungendo così il massimo livello di visibilità.

Se vuoi collaborare alla costruzione di questo percorso, scrivici entro il 9 Ottobre all’indirizzo e-mail: [email protected] per ricevere istruzioni dettagliate, seguici su Facebook (Net Strike) e Twitter (Netstrike_Now)

See you on the web, see you on the barricades