Attenzione: il Governo del Cambiamento sta cambiando il divieto di uso di Ogm!

17 / 12 / 2018

5 Stelle e Lega hanno aperto la porta agli organismi geneticamente modificati e lo hanno fatto proprio lavorando all’interno della legge che doveva disciplinare le coltivazioni biologiche. Una legge sulla quali le associazioni di coltivatori come Aiab avevano già espresso forti perplessità, soprattutto in merito ai pesanti tagli dei già scarsi finanziamenti deviati verso le grandi e inquinanti coltivazioni che fanno abbondante uso di prodotti chimici.

Una legge discutibile, elaborata senza tener conto delle osservazioni in merito dei coltivatori biologici che comunque non immaginavano che in fase di dibattimento, fosse accolto, nel testo approvato dalla Camera, la proposta dell’onorevole Guglielmo Golinelli, giovane deputato della Lega e grande allevatore di suini nel modenese, che abolisce in toto l’articolo 18. 

Come fa notare nel suo sito l’Aiab, l’associazione italiana per l’agricoltura biologica, l’articolo 18 era il muro che difendeva le coltivazioni nostrane dall’assalto degli organismi geneticamente modificati. Non solo l’articolo rimarcava il divieto assoluto di utilizzo di Ogm, ma affermava anche che non poteva essere commercializzato come biologico un prodotto contaminato anche se accidentalmente. 

“E’ un fatto che riteniamo gravissimo –  ha dichiarato il presidente di Aiab, Vincenzo Vizioli – che rende impossibile il sostegno di chi lavora per il buon biologico italiano. Riteniamo inaccettabile che si liberalizzi la contaminazione accidentale che, per le produzioni in pieno campo, apre pericolosamente la porta a future liberalizzazioni della coltivazione di Ogm. Liberalizzazioni che il nostro Paese più volte ha respinto grazie alla mobilitazione di associazioni e cittadini”. 

Oltretutto, fa notare Aiab, questa legge approvata dalla Camera viola il divieto sancito dal regolamento europeo di uso di Ogm in tutte le fasi di produzione, trasformazione e preparazione dei prodotti. 

“Insomma, invece di lavorare per evitare ogni tipo di contaminazione e qualificare il prodotto italiano, si sceglie la strada più semplice, quella dell’omertà – conclude Aiab -. I consumatori scelgono il biologico perché hanno paura dei pesticidi e vogliono evitare contaminazioni di qualsiasi tipo”. Si invoca da tutte le parti la massima trasparenza dell’etichettatura e di rintracciabilità di tutta la filiera “e poi si tiene nascosto al consumatore che nel prodotto c’è anche quello che lui, comprando biologico, sta cercando di evitare”.

Vincenzo Vizioli conclude invitando i parlamentari che riesamineranno la norma a reinserire l’articolo 18, sanando un passaggio che “vorrei poter leggere solo come errore e non come deprecabile strategia”.

Una deprecabile strategia, purtroppo, alla quale il cosiddetto Governo del Cambiamento targato leghisti e 5 Stelle ci ha già abituato da un pezzo!