Arresti e denunce a Milano

libreria occupata statale

20 / 6 / 2013

Sette arresti domiciliari e tre perquisizioni, questo sembra essere il bilancio di una mattinata di normale repressione a Milano.

Le accuse sono danneggiamento, resistenza e travisamento; tutti reati compiuti il 6 Maggio, a causa dello sgombero della libreria occupata Ex-Cuem.

Dopo quella che era stata una giornata di follia, iniziata quando all’apertura gli studenti avevano trovato la libreria irriconoscibile: evidenti buchi nel pavimento e tutti i materiali spariti; continuata poi con l’occupazione di un’auletta, la quale venne sgomberata nel pomeriggio con la violenza delle cariche della celere, che non esitarono ad alzare manganelli sugli studenti all’interno dell’Università.

Un comportamento assurdo quello del rettore che cerca di risolvere un problema reale di spazi e saperi in università con l’utilizzo della forza, volto a spaventare e reprimere ogni forma di dissenso. Ma la storia dell’ex-cuem, ha anche un lieto fine con la rioccupazione dello spazio, e i lavori di sistemazione, che hanno restituito una risorsa agli studenti.

Sì a Milano.

Sicuramente non basterà qualche misura cautelare a fermare il crescente dissenso. Oggi, arrivano le vendette della polizia, probabilmente ancora scottata dalla figuraccia nazionale fatta quel giorno, quando le immagini dei manganelli sugli studenti sono state viste in tutta Italia, oppure per dare “un segnale” viste le recenti occupazioni che non accennano a fermarsi.

Sicuramente non basterà qualche misura cautelare a fermare il crescente dissenso che la crisi sta creando e che piano piano diventa sempre più evidente.

Appuntamento alle 12 in Ex-Cuem!