Considerazioni sui fatti del 24 giugno a la "Bourse du travail".

Appunti dal marciapiede di Boulevard du Temple, Parigi.

di Gabriele Simmini

28 / 6 / 2009

genial... il te alla menta!

News: Alcune foto dello sgombero violento ai danni dei sans papier - tratte da Rue 89 su flickr

La CGT expusle les sans-papiers de la Bourse du travail

La CGT expusle les sans-papiers de la Bourse du travail (2)

“Non mi sarei mai aspettato di essere picchiato così violentemente da chi, fino a qualche mese fa  diceva di voler lottare assieme a me per i miei diritti, vedere tanta violenza gratuita su donne e bambini - racconta Mamadou, 28 anni del Mali- il servizio d'ordine della CGT sembrava più un commando di guerriglia: avevano bastoni e gas lacrimogeni e ci hanno attaccato all'improvviso...una violenza inspiegabile, non ci posso credere”.

E' il racconto rabbioso ed indignato di uno degli occupanti della “Bourse du Travail” mentre mostra le foto che un suo compagno è riuscito a scattare durante la violenta irruzione dei “sindacalisti”di mercoledì scorso.

Le foto sono chiare, parlano da sole: un folto gruppo di uomini, adulti, quasi tutti sui 40-50 anni, maschere anti-gas sulla bocca, alcuni di loro indossano il passamontagna. In prima fila una decina di uomini con guanti neri e bastoni di legno, altri impugnano bombolette di gas lacrimogeni.

Dopo le botte, dopo la polizia che li ha circondati all'esterno della “Bourse du Travail” e ha impedito loro di scendere in strada e gridare alla città intera la loro rabbia e  di rivendicare i loro diritti, il marciapiede che hanno occupato è stato delimitato prima dalle camionette dell'ordine pubblico, successivamente da transenne e nastri segnaletici.

Uomini e donne in gabbia  sull'asfalto rovente, sottoposti all'indecenza delle foto dei turisti che non capiscono e non vogliono capire, agli insulti di due piccole ed infime donne eterodirette dalla vicina sede del FN (Front National, organizzazione razzista e neofascista capeggiata da Jean Marie La Pen) che provocano con insulti e parole razziste e dopo tanto, troppo tempo, vengono allontanate dalla polizia.

Polizia sempre presente, a controllare che tutto vada per il meglio...a chiudere, dopo poche ore dallo sgombero, la toilette pubblica e la fontana d'acqua che sono giusto di fronte alla “Bourse du travail”. Motivazioni ufficiali del provvedimento: “abbiamo dovuto chiudere acqua e bagni per evitare danni, sporcizia ed abuso dei servizi comunali : dei servizi pubblici”.

Sembrano racconti di un'altra era, di un'altra società, di altre civiltà: bene questi  sono racconti dell'inciviltà moderna e sconsiderata.

Uomini e donne che, dopo dieci anni di lavoro sfruttato e sottopagato, non hanno nessun diritto. Neanche quello di ricevere la minima risposta dalla Prefettura e dal Ministro dell'Immigrazione Eric Besson che, interpellato dai giornalisti sulla vicenda, si permette “elegantamente” un No Comment carico di indifferenza e violenza pari a quella espressa dal “Commando della CGT”.

E non hanno il diritto di accedere ai servizi pubblici e ad un bene comune come l'acqua di una delle poche fontane della metropoli....acqua che è pubblica, per tutti... per i cittadini di Parigi, per i turisti, per chi ha pestato l'escremento di un cane e prima di rientrare in ufficio deve assolutamente pulirsi le scarpe, per lo stesso cane che ha fatto il suddetto bisogno.

Ma, a quanto pare essere sans papier oggi significa non avere nessun diritto...

I giornalisti che sono passati da qui si contano sulle dita di una mano. I giornali faticano a scrivere qualcosa di originale e sensazionale sulla morte di Michael Jackson, poi a pagina 6 o a pagina 21 o da qualche parte sull'archivio internet dei quotidiani si può intravedere l'agenzia di stampa su ciò che è accaduto : notizia fredda e asettica, vuota.

I politici girano al largo, molto largo. Ogni tanto si affaccia qualche pseudo rappresentante di qualche pseudo-partito di  sinistra che valuta la possibilità di gestire “politicamente la faccenda” per poi scomparire, svelto, all'orizzonte di Place de la Republique...storica piazza parigina, da sempre  teatro di grandi proteste e manifestazioni.

Ma da oggi la lotta di tutti e tutte vive e resiste su un marciapiede della “Ville Lumiere”.

Accampati tra il Murano, locale extra-lusso frequentato dai giovani stilisti parigini, e una poco modesta Brasserie che non serve piatti a meno di 40 euro... La loro rabbia vive e si racconta tra gli occhi di giovani e famiglie...una rabbia degna che stupisce per capacità di pazienza e determinazione.

E' nella resistenza e nella incredibile voglia di libertà, di normalità, di giustizia.

E' nella dignità ruvida e sincera, che si fa la largo tra  le coperte e i pentoloni di riso...è la dignità dei bambini che tutto sanno trasformare in gioco, è la dignità delle donne, matrone di tradizioni lontane, che gestiscono equamente e con saggezza i viveri di giorno e i sacchi a pelo di notte.

E' dignità di esseri umani che sono stati prima sfruttati ed utilizzati dalla CGT, poi abbandonati dallo stesso sindacato e dalle istituzioni, infine selvaggiamente aggrediti e buttati in mezzo alla strada. Merce di scambio politico e di giochini incrociati tra  sindacati, politici e polizia.

La CGT, in un comunicato apparso il giorno dopo lo sgombero, afferma che non c'è stata alcuna violenza e che hanno dovuto “cacciare” i sans papier “a malincuore”.

A malincuore, proprio cosi, con bastoni e gas lacrimogeni.

Questa sembra essere la finezza del sindacato francese, un elefante imbizzarrito e folle nella giungla dei diritti e delle rivendicazioni sociali, ai tempi della crisi, che esso stesso non riesce né a rappresentare né a convogliare secondo i suoi criteri di normazione dei comportamenti dei lavoratori, dei precari e dei migranti.

Come spiega il comunicato dei sans papier  uscito il  giorno dopo lo sgombero: oggi è il giorno più nero per il sindacalismo francese.

“La CGT -insiste Mamadou - era solo interessata al lavoro, dicevano che dobbiamo lavorare e poi lottare, ma io penso che voglio prima di tutto vivere in sicurezza cioè libero e  senza paura...voglio vivere in maniera degna.

Vedi anche:

28/06/2009 da Parigi con Orrore

Traduzione comunicato del 25 giugno del CSP 75 (comunicato sans papiers Parigi)

articolo di Anna Maria Merlo dal Manifesto del 26/06/2009

Multimedia:

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Fotogallery da Le Monde.fr