Antifascisti Sempre!

22 / 1 / 2015

La violenta e premeditata aggressione subita dai militanti del Centro Sociale Autogestito Dordoni di Cremona dimostra ancora una volta la pericolosità delle formazioni di estrema destra nel momento in cui si insediano in modo organizzato nelle nostre città e territori.

Il vile episodio di squadrismo che si è verificato domenica segue una serie di aggressioni e iniziative politiche xenofobe e razziste messe in atto da nord a sud del paese, che ci fanno capire come l'estremismo di destra ha da qualche tempo svelato il proprio modus operandi. I neofascisti di Casa Pound, autori dell'attacco al CSA Dordoni, si stanno muovendo in più direzioni che solo gli occhi ciechi dei media mainstream e del partito della nazione sembrano non cogliere.

Se da una parte l'alleanza politica stretta con la Lega Nord, fondata su razzismo, intolleranza etnica e omofobia, è un chiaro tentativo di accodarsi al carro dell'esposizione mediatica di Salvini per raccogliere un consenso elettorale legato alla campagna sulla paura verso gli immigrati e la guerra tra poveri; dall'altra il susseguirsi di azioni squadriste contro obiettivi specifici fanno parte di una strategia chiara di questa formazione politica.

L'assalto ai centri sociali, le spedizioni punitive contro le tifoserie di calcio antirazziste, i pestaggi notturni contro gay, migranti, studenti e al tempo stesso la presenza nei talk show televisivi, sono segnali evidenti che Casa Pound agisce oramai su due piani diversi ma intrecciati, ambedue pericolosi per chiunque si ponga come ineluttabile, in una situazione di crisi sistemica, il cambiamento radicale dell'esistente.

La nuova manovalanza della Lega, gli utili idioti, godono anche di alleati non ufficiali che, come insegna la storia italiana ogni volta che si verificano queste aggressioni, utilizzano la lettura superficiale degli opposti estremisti, dimenticandosi poi che è grazie a loro stessi se assistiamo ad uno sdoganamento culturale del fascismo.

A questo va aggiunto un atteggiamento della questura e delle forze dell'ordine che spesso “lasciano fare”, con il duplice risultato di avallare la retorica dello scontro e determinare la chiusura degli spazi di libertà e agibilità politica del dissenso.

È perciò importante continuare a lottare nei propri territori per togliere ogni centimetro di spazio ai fascisti e ai loro padrini politici, costruire ed intrecciare nella quotidianità assieme a tutte le realtà antifasciste, antisessiste e antirazziste nuove pratiche e sedimentare percorsi di contrapposizione alle loro idee e azioni.

Sabato saremo a Cremona in solidarietà con Emilio - da poco uscito dal coma a seguito del pestaggio - e il CSA Dordoni, perché nessuno spazio e nessuna agibilità deve essere concessa a chi fa dell’intolleranza e dello squadrismo il proprio naturale metodo politico.

Centri Sociali del Nordest