Venezia - Terzo incontro di autoformazione

ANOMALIE URBANE. Make World Before Buildings

20 / 4 / 2009

ANOMALIE URBANE…..Make World Before Buildings

terzo incontro di autoformazione

< AUTORECUPERO e AUTOCOSTRUZIONE >

Presentazione di "Harvest Map" , lavoro di ricerca degli studenti IUAV sulla Biennale di Architettura 2008:

intervengono


COLLETTIVO EXIZT | intreccio con il percorso di autoformazione REBIENNALE

Il metodo di catalogazione e mappatura dei materiali (harvestmap) proposto nel workshop IUAV con 2012 è alla base del lavoro che ha prodotto una (ipotesi di) valutazione del grado di sostenibilità dell'11 Biennale di architettura a Venezia.
Un lavoro sul campo da novembre a marzo, realizzato da alcuni studenti IUAV che hanno partecipato ai laboratori di autoformazione e al progetto Rebiennale.

Abbiamo dato il via alle prime ricognizioni durante il periodo di 'smontaggio' della Biennale preparando la documentazione necessaria per la catalogazione: fotografie, video, schizzi e rilievi.
Una prima schedatura per lo studio dei materiali (collocazione, tipologia, elementi quantitatiti e qualitativi, lavorazione, finiture) ci ha aiutato ad analizzare il ciclo di produzione: la provenienza, i costi, l'impatto ambientale e le trasformazioni che avvengono nel ciclo di vita 'materiale' dall'origine allo smaltimento. Un ciclo non solo geografico ma economico in cui l'allestimento del padiglione nazionale è solo un segmento che viene però concepito e pensato da uno o più architetti, in questo senso abbiamo interpellato gli 'autori' stessi della creazione.

Successivamente - e grazie all'intervento e al lavoro di Marco Zaccara, architetto del collettivo 2012 (Olanda) - abbiamo individuato un metodo di ricerca e siamo partiti da un punto essenziale che è quello di lavorare non solo alla catalogazione dei materiali ma anche al loro 'raggio di azione', ossia alle possibilità che abbiamo per poterli stoccare e trasportare in maniera sostenibile (in termini di mezzi, consumi ed economia). Altro 'trucco del mestiere', molto utile in fase di progetto, è stato quello di trovare una scala grafica per poter rappresentare le quantità dei materiali a disposizione. Nel workshop abbiamo poi definito i criteri per costruire una sorta di 'catalogo', basato oltre che sulla ricerca diretta delle informazioni anche su un 'hackeraggio' dei dati del catalogo ufficiale, cosa che si è rivelata essere un ottimo output del nostro lavoro.

In questi mesi abbiamo naturalmente raccolto idee e suggerimenti da tutte le persone che interagiscono con Rebiennale e lavorano nella Biennale stessa, molte bozze e approssimazioni sono state aggiornate man mano che si elaborava una prospettiva analitica. Ma anche critica rispetto alle ipotesi di riutilizzo, riciclo e scarto, che presentiamo.

con EXYZT
L'architettura deve espandersi e diventare trans-disciplinare per
permetterci di esplorare e sperimentare. I nostri progetti possono
assumere svariate forme: dalla "costruzione multifunzionale" ai "gioco video spazializzato" passando per la "fattoria urbana", dall'ambiente ibrido alla festa, costante matrice di incontro e scambio. Progettiamo e costruiamo per poi vivere e adeguare gli oggetti prodotti lasciando gli abitanti, o invitati, liberi di farli propri e trasformarli.
Il risultato di quello che produciamo è un'architetture "open-source" che offre libero accesso a sistemi di vita strutturati da interfacce
condivise. In costante movimento, i nostri progetti invitano ad agire e
reagire, e a reinventare l'Arte di vivere.
Exzyt

*2012Architecten* promuove una nuova prassi in architettura. Il progetto non è considerato l'inizio di un processo lineare che si conclude con la consegna dell'edificio, bensì soltanto una fase di un ciclo continuo di creazione e ricreazione, e di uso e riuso dei materiali.

Questo processo è influenzato dall'intento di ridurne al minimo l'impatto ambientale delle costruzioni, ma anche dallo stimolo creativo ispirato dai materiali recupero stessi, Superuse costituisce una parte importante di questa strategia progettuale. Le caratteristiche intrinseche dei prodotti e dei materiali di riuso, offrono un potenziale valore aggiunto alla composizione di nuovi prodotti o di nuovi edifici. Lo stesso concetto si applica tanto per gli oggetti fisici, quanto per l'energia, le risorse umane e l'acqua. Il principio del riuso conduce in definitiva a una progettazione in grado di integrare tutti questi aspetti.
Nel mettere a frutto questa strategia 2012Architecten sviluppa vari
strumenti in un ambiente open source: ogni progetto ha un "Harvest- map", una mappatura nella quale vengono annotate le collocazioni dei materiali nelle immediate vicinanze. Ogni materiale viene schedato e viene organizzato in un database che misura l'impatto ambientale dell'utilizzo di materiali e dei vari componenti. Le idee raccolte, anche queste a ciclo continuo, sono continuamente aggiornate sul sito www.superuse.org.
2012 architecten

- a seguire: 20 Aprile > ore 14.00-20.00 + 21-22 Aprile

LA MACCHINA PER FARE IL MORION

48 ore di occupazione attiva per abitare e progettare il cantiere.

Azione 1: Campo nel Morion dal Martedi 21 al Mercoledi 22 con libero accesso del quartiere e del pubblico che attraverserà l’esperienza del cantiere socializzato.

Azione 2: Durante le giornate di martedi e mercoledi, gli studenti presenti, insieme ai soggetti che intendono partecipare sulla base dei contenuti proposti dagli stessi studenti IUAV(*) con Rebiennale disegnano, sviluppano e sperimentano la creazione di nuovi elementi in loco con Exyzt, realizzando un ’modello’ con lo scopo di trovare soluzioni abitative nello spazio che occupano.

Azione 3: mercoledi pomeriggio/sera, analisi della produzione e bilancio critico, cena collettiva nel cantiere ReMorion

REBIENNALE

La documentazione su I cantieri sociali e la riqualificazione partecipata del Morion sono a cura dell'ASC, Agenzia Sociale per la Casa

Laboratorio occupato Morion
San Francesco della Vigna - Castello (Venezia)
fermata vaporetto: Arsenale o Celestia

uniriot