Ancora abusi in divisa: a Vicenza ragazzo fermato violentemente e arrestato

11 / 8 / 2020

A Vicenza, un lunedì pomeriggio di metà agosto, può capitare di camminare vicino a Piazza Castello e finire terra, trattenuto violentemente al collo da un agente di polizia senza mascherina per poi venire arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Questo succede ieri, lunedì 10 agosto in pieno centro storico. Un ragazzo viene fermato da due agenti della polizia, per un’identificazione, perché presumono abbia partecipato ad una rissa avvenuta pochi minuti prima nei paraggi.
Gli agenti cominciano a chiedergli insistentemente i documenti e il ragazzo tenta di spiegare di essere estraneo ai fatti. Questo risulta inutile, infatti gli agenti non si fermano e provano ad arrestarlo in ogni modo, prendendolo per il collo e atterrandolo, accusando poi il ragazzo di resistenza a pubblico ufficiale.


Domani, mercoledì 12 agosto, il ragazzo dovrà presentarsi in tribunale per essere processato, per rispondere della suddetta accusa e di essersi rifiuto di dare le proprie generalità.
Ci si trova davanti all'ennesimo abuso di potere, l'ennesimo atto di violenza avvenuto ai danni di un ragazzo da parte delle forze dell’ordine.
Dall'America all'Italia si assiste quotidianamente ad abusi di polizia, in un clima in cui le formazioni di estrema destra, Fratelli d'Italia in primis, danno sponda e appoggio politico a quelle che sono a tutti gli effetti violenze a sfondo razziale.
Ne sono una prova le dichiarazioni dell’assessora regionale Elena Donazzan e di altri esponenti politici legati all'estrema destra: tutte parole incentrate sulla solidarietà e la difesa delle forze dell'ordine e di attacco e criminalizzazione delle persone che invece da loro subiscono una violenza sistematica.
Il centro sociale Bocciodromo, a seguito di quanto avvenuto, lancia per domani mattina alle 9 un presidio davanti al tribunale di Vicenza, per esprimere piena solidarietà al ragazzo fermato e denunciare l'abuso di potere perpetrato dalle forze dell’ordine. Una piazza che ha come obiettivo anche quello di aprire un dibattito pubblico e politico che metta fine all'intoccabilità delle forze dell'ordine e ponga in maniera urgente la richiesta dell'introduzione immediata dei numeri identificativi sulle divise .