"ANCONA PORTO APERTO" - Presidio degli antirazzisti marchigiani

Più di 500 persone hanno partecipato al presidio indetto dal Movimento Antirazzista delle Marche per la settimana di mobilitazione lanciata da #indivisibili contro il decreto legge 'immigrazione e sicurezza' del governo Lega-5 Stelle.

9 / 2 / 2019

In piazza della Repubblica in tante e tanti si sono dati appuntamento per contrapporsi alla legge insicurezza Salvini, alle politiche discriminatorie del governo della paura, scegliendo di essere in strada a fianco dei migranti e dei richiedenti protezione internazionale per costruire dal basso una nuova realtà inclusiva, dove la solidarietà non è e non può diventare un crimine.  

E’ stato scelto di manifestare al porto luogo simbolo delle frontiere dove si rischia di morire e dove è sempre più difficile presentare la domanda di protezione internazionale: i porti che la storia ci insegna essere crocevia di civiltà e culture con questo governo nemico rischiano di diventare luoghi respingenti, chiusi a chi salva vite in mare.

Per iniziare a dire che i porti non sono chiusi e mai lo sono stati, i manifestanti in presidio si sono mossi verso lo scalo dorico dove hanno riaffermato i valori di solidarietà e accoglienza della città porta d'Oriente. 

Gli attivisti hanno appeso coperte isotermiche alle recinzioni che chiudono il molo, dichiarando collettivamente 'Ancona porto aperto' come scritto sullo striscione.

Durante gli interventi in piazza è stato fatto un collegamento in diretta con la Rete Antirazzista Catanese che nel pomeriggio sarà impegnata in un’analoga manifestazione in Sicialia al porto di Catania. 

Il presidio si è sciolto lanciando l’appuntamento per domani mattina a Macerata, a un anno dall'attentato fascista e razzista contro i migranti, per un'assemblea unitaria di movimento e per continuare ad organizzare un'umanità in lotta contro la barbarie.

Siamo uno ed #invisibili!