Ancona - In piazza per Casa de' nialtri

7 / 2 / 2014

"Cercavi giustizia ma trovasti la legge"

Nel primo pomeriggio di giovedì 6 febbraio, centinaia di persone hanno manifestato davanti al Comune di Ancona contro lo sgombero di “Casa de' nialtri”.

I manifestanti al loro arrivo hanno trovato una scena surreale: il palazzo comunale completamente circondato da poliziotti in assetto antisommossa, gli uffici chiusi - nonostante fossero in orario di apertura - e il divieto per chiunque di entrare, compresi alcuni consiglieri comunali che avevano aderito al presidio.

Ecco l’idea di democrazia che ha in mente il Sindaco Mancinelli, una democrazia in assetto antisommossa.

Il presidio dei manifestanti pian piano si è ingrossato e prima ha bloccato per ore una delle arterie stradali principali del centro per poi avvicinarsi al palazzo blindato, con la richiesta di fare un’assemblea pubblica nella sala consiliare.

Dopo una lunga pressione sui cordoni di polizia, dieci attivisti sono entrati nel palazzo per chiedere al Sindaco di aprire il Comune ai propri cittadini, ma la risposta del Sindaco è stata netta: nessun incontro, nessuna assemblea, nessuna cessazione della militarizzazione. In pratica, nessuna democrazia!

Il presidio allora si è mosso in corteo verso il corso di Ancona e, lasciando dietro di sé la polizia, ha raggiunto con una mossa a sorpresa la sede cittadina del PD. Mentre la testa del corteo entrava nella sede, in strada scoppiavano tafferugli con le forze dell'ordine che tentavano di bloccare l'ingresso dei manifestanti.

L’azione collettiva di sanzionamento nei confronti del PD è stata determinata dalla responsabilità che i così detti “democratici” si sono assunti quali mandanti politici principali – forse unici - dell’infame e vigliacco sgombero di tutti quei senza casa che avevano trovato nell’occupazione dell’ex-asilo non solo un tetto, ma una dimensione di socialità, di affetti, di progettualità, contro e oltre la solitudine e l’emarginazione che la povertà impone.

Come commentare le vergognose dichiarazioni presenti su tutti i giornali locali fatte dal Sindaco Mancinelli e dal parlamentare Pd Lodolini, se non praticando lo sdegno?! Dichiarazioni sia politicamente rivendicative dell’azione militare, che di dileggio umano e personale nei confronti degli attivisti di Casa de' nialtri. Se esiste qualcosa di sacro, non è la sede di un partito, ma la dignità umana umiliata e deportata alle sei del mattino da duecento agenti antisommossa, mandati a fare il lavoro sporco dal Sindaco di Ancona, dalla sua Giunta e dal suo partito.

Casa de' nialtri è più di quattro mura, è un progetto, è un’idea, è una prospettiva, che andrà avanti al di là della volontà dei politici di turno.

La mobilitazione continua. Sabato 15 febbraio tutte e tutti in piazza ad Ancona per un grande corteo per il diritto alla casa, alla dignità, alla libertà.

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