Ancona - Giornata del rifugiato, tre giorni di eventi al porto dorico

Ambasciata dei Diritti organizza tre giorni di incontri, proiezioni e concerti nell’ambito del progetto “Open Doors” sul sistema di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo: il 20, 21 e 22 giugno in varie location tra il porto di Ancona e la sede dell’associazione. Sabato serata finale presso la banchina 13 con i concerti dei gruppi Full Vacuum e Nuju

18 / 6 / 2013

ANCONA – In occasione della giornata mondiale del rifugiato, l’associazione di volontariato Ambasciata dei Diritti organizza tre giorni di incontri, proiezioni e concerti, il 20, 21 e 22 giugno, per puntare i riflettori su guerra e flussi migratori, diritti negati e respingimenti alla frontiera del porto di Ancona.

Le iniziative si inseriscono nel progetto “Open Doors” sullo status del sistema di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo, per fornire a cittadini dell'Unione europea, responsabili politici e all'opinione pubblica un monitoraggio sul sistema di inclusione sociale in Italia, Spagna, Grecia, Ungheria e Cipro.

La tre giorni si apre giovedì alle ore 11, con partenza da Porta Pia, per l’iniziativa “Conoscere il sistema di security del porto”, ovvero la narrazione di quello che succede quotidianamente al porto di Ancona: controlli di sicurezza, persone che scappano, potenziali richiedenti asilo che non riescono ad accedere alle procedure, minorenni stranieri intrappolati nei traghetti provenienti dalla Grecia (iscrizioni: tel. 339 8102187)

Venerdì, la manifestazione si sposta presso la sede dell’Ambasciata dei Diritti, in via Urbino 18, dove alle ore 21 sarà proiettato "5 broken cameras", il documentario palestinese che ha vinto il Sundance Festival ed è stato il primo film palestinese candidato all’Oscar. Di Emad Burnat (palestinese) e Guy Davidi (israeliano), il film racconta la storia del piccolo, povero e angusto villaggio cisgiordano di Bili’n, che ha subito un’ulteriore riduzione di territorio con la costruzione del muro israeliano, che lo spacca in due. Alla proiezione sarà presente Ronnie Barkan, del gruppo “Anarchists Against The Wall”, uno dei tanti attivisti israeliani che si batte ogni giorno al fianco dei palestinesi per impedire la costruzione del muro di separazione eretto dagli israeliani, una barriera di oltre 700 km che divide la Palestina da Israele, e che in particolare nella striscia di Gaza, isola gli abitanti in una sorta di prigione a cielo aperto.

Per la terza e ultima giornata, è in programma la serata “Porto aperto”, sabato 22 dalle ore 20 presso la banchina 13 del porto dorico (calata piazza del Teatro) per riappropriarsi del porto, di quegli spazi isolati dalle reti, per vedere il tramonto del sole sul mare dalla banchina, ma pensare anche a tutti coloro che cercano di arrivare in cerca di sicurezza e di una nuova vita. Banchetti informativi, area bar e concerti delle band “Full Vacuum” e “Nuju” .

Full Vacuum, nato da un’idea di Davide Barca, liricista del gruppo hip-hop anconetano BananaSpliff, è un progetto musicale che esplora, fonde e forgia un suono che naviga tra vibrazioni appartenenti a diversi generi, dalla musica elettronica al reggae, dal dub alla musica cantautoriale, dai ritmi latini alla dance hall. (https://www.facebook.com/full.vacuum.9?fref=ts).

I Nuju, che ad Ancona fanno una tappa del loro tour, sono una band calabrese, che unisce la vena autorale con quella pop rock, world ed etnica, e non solo, della musica italiana. Hanno all’attivo tre album, la presenza come Opening Act al concerto di Ligabue Campovolo 2.0, la partecipazione a Caterpillar su Rai Radio 2, e numerosi riconoscimenti (www.nuju.it).