Azione comunicativa e incursione nella sede regionale dell'Ordine dei giornalisti delle Marche

Ancona - Con Buy Marche Card l'Api compra la verità!

19 / 2 / 2010

Questa mattina, venerdì 19 febbraio una nutrita delegazione di una cinquantina di partecipanti dell'Assemblea Permanente NoCentraliAPI, ha
organizzato una incursione informativa nel centro di Ancona per rendere pubblico e censurare l'iniziativa dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche "Buy Marche Card".
Con volantini, megafoni ed uno striscione con scritto "Buy Marche Card: l'API si compra anche la verità", i manifestanti hanno animato il centro cittadino nelle ore mattutine.

Dai primi di febbraio l'Ordine dei Giornalisti marchigiano distribuisce ai propri iscritti e in collaborazione con l'API la Buy Marche Card, un
tesserino che raffigura ben evidente il logo della Raffineria API, attraverso il quale i giornalisti marchigiani potranno fare acquisti a prezzi scontati in aziende che fanno parte del marchio “Marche d’eccellenza”. L'API non è tra queste, ma compare quale soggetto collaboratore dell'iniziativa, che a quanto pare, finanzia, con un ritorno di immagine e pubblicità.

Nulla da eccepire riguardo le operazioni di marketing della società petrolifera, cui consigliamo però di non stornare preziose risorse, ma anzi di continuare ad investire per difendere i posti di lavoro, per aumentare gli standard di sicurezza dei propri impianti, e la sostenibilità ambientali delle proprie produzioni. In tutti e tre i settori a quanto pare ce n'è disperato bisogno: gli esuberi e la messa in mobilità dei lavoratori, con cui siamo solidali; la conseguenziale riduzione degli operatori preposti al Reparto Prevenzione e Antincendio, in contraddizione con quanto prescritto dal Comitato Tecnico Regionale già dal 2000 (si tratta pur sempre di una industria a "rischio di incidente rilevante" sita in un'"area ad elevato rischio di crisi ambientale"...); le procedure avviate per le megacentrali elettriche e il rigassificatore offshore, che si sommano agli impianti attuali, sono tutte argomentazioni che parlano da sole...

Non possiamo però non censurare e contestare chi rappresenta l'Ordine dei Giornalisti nelle Marche: ci sembra che una simile iniziativa cozzi con la deontologia professionale, la tutela della libertà di informazione, l'immagine professionale della categoria, che accettando un finanziamento di questo tipo rischia di limitare i requisiti di imparzialità, e anzi può prestare il fianco a operazioni di pressione, influenza, condizionamenti, autocensura.
Ci sembrava così giusto richiedere spiegazioni a chi di dovere, oltre alle informazioni di pubblico dominio contenute nel sito dell'Ordine in questione.Per questo la delegazione di questa mattina ha presidiato le sedi della RAI e dell'Ordine dei Giornalisti, effettuando un volantinaggio informativo e comunicativo lungo tutto il corso e richiedendo un incontro con il Presidente dell'Ordine Giannetto Sabbatini Rossetti.
Questi sembra aver dato disponibilità a ricevere i manifestanti in serata.

Invitiamo i giornalisti marchigiani, di cui rispettiamo il lavoro e l'operato, a non utilizzare il tesserino e a resistere e denunciare ogni altro eventuale rischio di limitazione della loro e della nostra libertà di informazione, di cui oggi più che mai, avvertiamo la stringente necessità.

Assemblea Permanente NoCentraliAPI