Amburgo - il centro città è zona rossa.

Iniziate alle prime ore dell'alba perquisizioni a tappeto dopo gli incidenti del 21 dicembre scorso. Dichiarato lo stato di eccezione, in centro città vige il coprifuoco.

7 / 1 / 2014

E' di queste ore la notizia che sta occupando ampio spazio in rete ed anche nei media ufficiali della decisione di dichiarare lo "stato di eccezione" per il centro della città di Amburgo.

Nella Germania che si propone come modello economico Europeo, la città di Amburgo è stata messa sotto una sorte di "coprifuoco". dichiarano i siti di movimento "per il semplice fatto che i suoi cittadini non si sono sottomessi ai dettami del nuovo governo tedesco".

Dopo il tentativo di sgombero del centro sociale Rote Flora e le cariche al corteo autorizzato del 21 dicembre scorso, questa mattina la polizia ha fatto irruzione in varie abitazioni del centro città in una escalation repressiva senza precedenti.

Ricordiamo che gli scontri ad Amburgo sono iniziati quando lo scorso dicembre la polizia ha cercato di impedire il corteo di circa 10 mila manifestanti, che si opponevano allo sgombero del CSO Rote Flora, occupato e autogestito dal 1989, alla speculazione e alla gentrificazione del territorio attuata attraverso la svendita degli immobili della zona e alla politica di persecuzione e espulsione degli stranieri, soprattutto dei rifugiati arrivati da poco da Lampedusa.

Le persone identificate ed arrestate in maniera arbitraria sono in questo momento ancora in carcere senza la possibilità di incontrare i loro legali.

I partiti di opposizione ad Amburgo stanno analizzando in queste ore un'eventuale querela contro la proposta avanzata dalla maggioranza e approvata di delimitare una “zona rossa” in centro città con l'obiettivo di controllare e reprimere la protesta sociale. Le autorità hanno dichiarato che tale zona comprenderà i quartieri di Altona, St. Pauli e Sternschanze, luogo di violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine lo scorso dicembre con un saldo di 600 feriti.

Dentro a questa zona rossa i diritti fondamentali saranno limitati e la polizia potrà controllare, fermare ed espellere i cittadini senza indizi concreti.

La giustificazione di questa misura sono gli scontri dello scorso 21 dicembre. A questo rispondono gli organizzatori e l'opposizione alla Camera dei Rappresentanti di Amburgo replicando che “è stato l'attacco violento e ingiustificato dalla polizia a far degenerare la situazione”.

Ed inoltre in proposito all'istituzione della “zona rossa”, il portavoce del partito di sinistra Die Linke, Christiane Schneider, afferma: “per noi questa zona è un atto illegale”. Secondo Shneider, questa è una misura illegittima perchè è la polizia stessa a decidere dell'estensione e della durata degli arresti senza nessun controllo parlamentare.

A questo clima di repressione si aggiungono anche le dichiarazioni degli esponenti della polizia, che usando un presunto assalto ad un commissariato sempre durante gli scontri del 21 dicembre, hanno dichiarato che la polizia  “sfrutterà tutti i mezzi legali per difendere l'incolumità dei propri agenti”.

A questa ulteriore provocazione risponde un avvocato vicino al CSO Rote Flora che smentisce la versione della polizia attraverso un comunicato nel quale dichiara che questo attacco non è mai avvenuto e che se così fosse sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sicurezza della zona e invece a oggi non si hanno immagini dell'accaduto.

E' evidente che ad Amburgo è in gioco la democrazia e  il diritto a poter manifestare e dissentire dalla scelte della "grande coalizione" della Merkel e company.