Ambulanti multati e materiale sequestrato all’Università di Milano: gli studenti e le studentesse si organizzano per pagare collettivamente multe e materiale perso

25 / 3 / 2021

La raccolta fondi di studenti e studentesse dell'Università di Milano per sostenere gli ambulanti multati.

Qualche giorni fa presso la sede dell’Università Statale di Milano in Via Festa del Perdono si è verificato un gravissimo caso di repressione economica ed emarginazione sociale.

Uno dei tanti ragazzi ambulanti che vendono rose, accendini o fazzoletti è stato accerchiato da sei agenti della polizia locale in borghese, spuntati coordinatamente da tre vie diverse e puntando il giovane. Obiettivo del fermo: sequestrare tutta la merce in possesso e multare il ragazzo con una cifra di 3000€.

Per non lasciare niente al caso, l’episodio si ripete il giorno seguente: gli agenti della Locale in borghese fermano altri ragazzi ma questa volta niente multe, bensì ritiro anche a questi della merce (senza verbale di sequestro) e distruzione delle scatole utilizzate per contenere il materiale in vendita.

Questo avviene in pieno centro a Milano nel 2021, in un momento storico in cui anche la classe media vive una grave situazione di instabilità economica, la Polizia Locale di Zona 1 decide di colpire diversi venditori ambulanti con danni pari a migliaia di euro (si parla di gente che vive da anni sotto la soglia della povertà assoluta). L’amministrazione di centro-sinistra guidata da Sala decide quindi, proprio con la Polizia Locale (organo di difesa più vicino alle decisioni del sindaco), che il problema in questo momento per i cittadini di Milano e gli studenti e le studentesse della Statale siano un paio di ragazzi che per mangiare vendono accendini o fazzoletti.

I ragazzi non solo hanno bisogno di questo lavoro per vivere e sostenere le famiglie nei loro paesi di origine ma sono soprattutto sono un valore aggiunto alla socialità dell’università, persone disponibili a regalarti una risata o semplicemente un saluto; ogni giorno, dalla prima ora alla fine di un esame.

Non possiamo che rispondere a livello studentesco con l’arma più forte che abbiamo: la solidarietà!

Abbiamo deciso quindi di aprire una raccolta fondi a sostegno di questi ragazzi, con cui pagheremo le multe a chi le ha subite e ricompreremo i materiali a chi se li è visti sequestrare.

È una risposta che nasce dal basso, non potevamo accettare un’ulteriore ingiustizia simile. Episodi del genere non saranno mai tollerati né davanti all’università né altrove, la giunta Sala metta fine a questo spettacolo indegno o saranno le studentesse e gli studenti a doverlo fare!

Qui l'elenco dei firmatari.

Qui per donare su Produzioni dal Basso.