Alessandria - torneo di calcio per i 2 sì al referendum per l'acqua bene comune

15 / 5 / 2011

Si è svolto ieri, sabato 14 maggio, il quadrangolare di calcio a5 “per i 2 si al referendum acqua bene comune”.

E’ stata definita da tutti una bella e lunga giornata. Al “campo rosso”, come lo chiamano tutti i ragazzi che quotidianamente ne fanno un proprio punto di ritrovo, si sono affrontate le selezioni della Polisportiva antirazzista Uppercut, del comitato provinciale UISP, una rappresentanza del Lokomotiv Rugby Alessandria e i genovesi del Lokomotiv Zapata. Quest’ultimi hanno conquistato il primo posto, superando l’Uppercut per differenza reti.

Oltre allo sport questo torneo aveva l’obiettivo di portare nel cuore della città l’oggetto dei prossimi referendum del 12 e 13 giugno: la questione dell’acqua e quella del nucleare.

Nelle giornate del prossimo mese gli italiani saranno chiamati a scegliere su come in futuro dovranno essere gestite le risorse idriche e se attivare le centrali per la produzione di energia nucleare in questo paese.

Due temi molto importanti, fondamentali per la vita quotidiana di milioni di persone: ci si aspetterebbe che televisioni e giornali mantenessero un dibattito quasi assillante, per dare la possibilità ai cittadini di conoscere a fondo le due questioni, rispetto alle quali si dovranno poi esprimere.

E invece il governo Berlusconi, con la complicità dei media nazionali, sta tentando di far passare sotto silenzio l’appuntamento referendario, con l’intenzione, espressa alcune settimane fa dallo stesso premier, di impedire il raggiungimento del quorum.

Per i comitati per l’acqua bene comune vincere i referendum è un obiettivo ambizioso: bisogna convincere 25 milioni di elettori ad andare a votare nelle calde giornate di giugno. Il risultato è appunto ambizioso, ma non impossibile. Passa inevitabilmente per il coinvolgimento e la mobilitazione di migliaia di persone per tutta la penisola.

Per questo motivo, perché le realtà che hanno dato vita a questa iniziativa pensano che siano i processi di lotta e movimento a mutare il destino di questo paese, che ieri decine di persone, studenti, precari, migranti, attivisti dei centri sociali si sono dati appuntamento al centro sportivo Garavelli per assistere al torneo di calcetto ma anche per riversarsi nelle vie del centro cittadino e distribuire materiale informativo sui referendum.

Sabato è stato un piccolo passo mosso verso la vittoria dei referendum, verso l’affermazione dell’acqua come bene comune, fuori della logiche del profitto e contro l’utilizzo di energia nucleare. Tuttavia in gioco non ci sono solo questi due temi fondamentali, ma più in generale c’è in gioco il futuro democratico di questo paese.

Ormai manca meno di un mese all’appuntamento del 12 e 13 giugno ed è necessario che le mobilitazioni nella città di Alessandria si moltiplichino, per parlare con tanti e diversi, per costruire una mobilitazione reale verso i referendum; proprio per questo nelle prossime settimane si alterneranno banchetti informativi, dibattiti, concerti e iniziative pubbliche sui temi del referendum.