Alessandria - Diamoci un taglio! No al controllo!

Abbattute le reti di recinzione di un parco pubblico

16 / 11 / 2009

Oggi pomeriggio una trentina di attivisti del centro sociale Crocevia hanno tagliato le reti provvisorie che da qualche giorno circondano i giardini Usuelli; qualche settimana fa il sindaco Fabbio ha infatti reso pubblico il piano per la messa in sicurezza del parco: il progetto, finanziato e regalato al Comune dalla Impresa Capra (che ha in mano buona parte del patrimonio immobiliare della città), prevede la recinzione dell'intero parco e l'istallazione di 5 telecamere nell'area.

Lo stesso Fabbio, circa un anno fa, affermò che avrebbe chiesto ai cittadini di rinunciare a un pezzetto della loro libertà per avere più sicurezza, frase che si è poi tradotta con l'istallazione di decine di telecamere in città, con l'aumento delle pattuglie e con l'ormai prossima nascita delle ronde. Un'enunciazione che ben rappresenta il clima che aleggia sopra la città di Alessandria, un clima di intolleranza e paura dietro cui vengono nascosti problemi reali, come quello dell'inquinamento dell'aria, delle falde acquifere e della gestione del patrimonio pubblico.

Secondo i bravi amministratori, un parco pubblico che per definizione dovrebbe essere aperto e fruibile ai cittadini, deve essere recintato e usufruibile esclusivamente negli orari che decideranno nelle loro segrete stanze. Una scelta che cerca di alimentare il clima di paura e intolleranza, normando i comportamenti sociali delle persone che la città la vivono realmente e non si rinchiudono dentro le mura di casa.

L'azione di oggi ha voluto ribadire con forza che i parchi pubblici devono essere aperti e fruibili dai cittadini in qualsiasi ora del giorno ed è solo vivendoli che si rendono più sicuri. I muri, le reti e le telecamere, non fanno parte di una città che dovrebbe essere solidale, accogliente e soprattutto dovrebbe smettere di avere paura.

Diamoci un taglio!