"A volte ritornano...": il revenge porn su Telegram

4 / 1 / 2021

Tempo fa aveva fatto scalpore la notizia di diversi canali Telegram che condividevano foto, video e numeri di telefono di ragazze molto spesso minorenni, seguiti poi da messaggi che incitavano al revenge porn o allo stupro.

La colpa delle ragazze prese di mira sarebbe stata quella di aver lasciato il fidanzato, di aver detto un "no" o, per alcune, di essere femministe.

Molto spesso anche coloro che divulgano foto e informazioni sono ragazzini. Questo può far pensare che lo facciano perché non si rendono conto delle conseguenze, ma è più probabile che semplicemente non gli importi. Si sentono uomini grandi e, da dietro uno schermo, intoccabili.

É terrificante pensare come la cultura machista e patriarcale sia così inserita anche in soggetti così giovani.

Ragazzini che pensano che la propria fidanzata sia un loro oggetto e che, in quanto tale, debba sottostare alle loro regole.

Telegram non è soggetto a molti controlli e per questo canali e gruppi simili sono sempre più numerosi e quando se ne chiude uno ne vengono aperti altri due.

Non è difficile reclutare membri, basta scrivere il suddetto nome del canale nella barra di ricerca.

L'accaduto è venuto a galla quando una ragazza di soli 15 anni, Maria Sofia, è venuta a conoscenza del fatto che una sua foto intima era finita nel gruppo e ha deciso di denunciare l'accaduto sul suo profilo Instagram.

Ci da la sua testimonianza dopo essersi trovata in prima persona in questo incubo: 

«Immagina che ti svegli una mattina e succede questo: le tue foto su quei famosi gruppi Telegram.

Ti scrivono diverse ragazze [...] che non ti conoscono.

Ti svegli una mattina, un giorno come un altro, ma non sai cosa ti sta aspettando, una valanga di messaggi d'odio, umiliazione, violenza.

[...] Io non so perché ci hanno fatto questo, in questi gruppi ci sono tantissime ragazze che come me non hanno fatto niente, che non hanno colpe, ci sono tantissimi messaggi di odio, razzismo. Ci sono tante minorenni.

Ho aspettato un po' per parlarne, ho aspettato di rendermi davvero conto di quello che stava succedendo: revenge porn.

[...]

Oggi ne parlo anche se mi sento un piatto rotto gettato con violenza per terra».

Purtroppo gruppi come questo, e chissà quanti altri, sono sempre esistiti e se non facciamo qualcosa ci saranno sempre. 

Dobbiamo creare una nuova cultura libera dal sessismo e insegnare già ai bambini che tutte le soggettività meritano pari diritti e dignità distruggendo così il privilegio del maschio eterosessuale.

Continuiamo a fare due passi indietro per ogni passo avanti, ma la lotta transfemminista continuerà fino alla vittoria!