A Rimini come in Val di Susa, i territori sono beni comuni!

NO TAV, NO ALLA NUOVA SS16!

25 / 6 / 2011

Una cinquantina tra cittadini e cittadine riminesi appartenenti a collettivi, comitati cittadini e associazioni questa mattina hanno dato vita al presidio sul cavalcavia dell’autostrada A14, in via Pradella. Un presidio per esprimere la piena solidarietà e appoggio alle lotte del movimento in Val di Susa contro la realizzazione del tratto ferroviario ad alta velocità Torino-Lione, ma anche per denunciare la devastazione del territorio adiacente all’autostrada A14 e il nuovo progetto infrastrutturale riguardante la costruzione della nuova SS16, responsabile della creazione di uno dei tratti di strada più vicini al centro urbano e con il più alto afflusso di mezzi, soprattutto pesanti.

Da Rimini alla Val di Susa, i territori sono beni comuni e vanno difesi attraverso la costruzione di forme di democrazia e partecipazione dal basso, riprendendo in mano il governo dei territori.

Ripensare alla mobilità  non attraverso la distruzione del territorio ma promuovendo soluzioni ecologiche e sostenibili.

 NO TAV, NO ALLA NUOVA SS16!


Comunicato di lancio dell'iniziativa:

SABATO 25 GIUGNO ORE 10.30  PRESIDIO/CONFERENZA STAMPA IN VIA PRADELLA
Come cittadini di Rimini, movimenti organizzati, comitati, associazioni, vogliamo esprime la nostra più completa solidarietà con la lotta del Movimento NO TAV e del presidio di cittadini della MADDALENA DI CHIOMONTE.
L’attacco che stanno subendo in quest’ultimo periodo e la costruzione della solita strategia della tensione ci riportano direttamente all’autunno del 2005 quando con la forza si voleva imporre l’apertura dei cantieri della TAV Torino-Lione in Val di Susa. Il movimento NO TAV rappresenta uno dei più concreti esempi di costruzione di democrazia e partecipazione dal basso e di resistenza all’illegalità ed al sopruso per la difesa dei beni comuni.
In questi ultimi anni abbiamo assistito a cambi di governo e a tentativi di comprare il consenso della popolazione delle 24 amministrazioni contrarie ad un’opera che devasta il territorio irrimediabilmente.
Il Corridoio 5 e il Corridoio 8 attraverseranno tutta l’Europa, e l’Italia, in particolare, si vedrà ponte naturale sul Mediterraneo con un non stimabile aumento di traffico di merci e di affari. Paradossalmente corridoi umanitari per assistere i profughi delle rivolte per la dignità e la democrazia nel Nord Africa non sono possibili, come non è possibile passare attraverso le frontiere della Fortezza Europa.

Sabato 25 giugno vogliamo portare l'attenzione di tutti i cittadini, nei confronti dei processi di devastazione del nostro bene più prezioso, il territorio e il paesaggio, che con il progetto di complanare della nuova strada Statale SS16 a fianco dell’ Autostrada Adriatica A14 allargata alla terza corsia, vedono un cospicuo aumento di polveri sottili in alcuni punti ad un solo chilometro dal centro cittadino.

La soluzione del progetto definitivo prevede lo spostamento della nuova SS16 completamente a  lato mare della A14, oggetto quest’ultima di un attuale ampliamento con la creazione di una terza corsia.
Il progetto, che già prevede la realizzazione di 6 corsie autostradali oltre le due di emergenza, annuncia inoltre, un affiancamento di 4 corsie della nuova SS16, a 10 mt. dalla stessa A14, così da permettere possibili allargamenti ad una quarta, ed eventuale, quinta corsia autostradale.
Un' opera  infrastrutturale inimmaginabile larga circa 70 mt. per un totale di 12 corsie, quasi completamente in rilevato, ad una altezza di circa 5 mt. dal piano di campagna, che interessa quindi una fascia di rispetto stradale di 190 mt. in zona prevalentemente urbanizzata.

Le emissioni inquinanti atmosferico ed acustico sull’area urbana di Rimini sono dovute, inoltre, in buona parte ai trasporti stradali. Direttive Europee ed anche statali fissano le concentrazioni massime tollerabili in fatto di inquinamento atmosferico relativo alle polveri sottili (PM10) in 50 microgrammi m.c. per non più di 35 giorni di sforamento all’anno e dal 2010 tali sforamenti scenderanno a 40 microgrammi m.c. per non più di 7 giorni di sforamento all’anno. La costruzione di nuove corsie dell’autostrada e della complanare non farà altro che aumentare enormemente i valori delle polveri sottili.
A ciò si va ad aggiungere lo scempio di ettari di aree protette nelle zone di Covignano e di San Martino e San Lorenzo in Coreggiano che provocherà quest’opera infrastrutturale.

Sentiamo come necessario un confronto come cittadini e cittadine che abitano e vivono questo territorio con la nuova amministrazione, confronto che si realizzi attraverso la pratica di nuove forme di democrazia a partire dalle istanze di partecipazione collettiva che i risultati del Referendum hanno promosso. 
Allo stesso tempo vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà ai cittadini e alle cittadine sui cui corpi si sta realizzando una delle opere più costose e superflui per la nostra città, che inciderà con effetti negativi sulla salute di tutti tutte noi e su quella dei nostri figli.

Promuovono:
Circolo Libertad FAI Rimini
Banda dei Disertori
Laboratorio PazProject
Comitato No AutostradaA14

Report fotografico - No TAV No alla nuova SS16

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