Venerdì 29 marzo Forza Nuova ha indetto a Padova una manifestazione nazionale contro la Legge 194.
L’antiabortismo è uno dei cavalli di
battaglia del partito neofascista che questa settimana prova – con una serie di
eventi in tutto il Veneto - a cavalcare l’onda mediatica sollevata dal World
Congress of Family di Verona per riaccendere i riflettori attorno a sé e uscire
da quell’oscurità in cui è stato relegato dalle stesse forze di governo – Lega in
primis – seconde a nessuno in quanto a “retorica di destra”. Il Congresso di
Verona – è bene ricordarlo - il prossimo fine settimana riunirà nella città scaligera
la crème de la crème della politica e
della cultura reazionaria contemporanea.
Pronta è stata la reazione delle realtà antifasciste padovane, che hanno
immediatamente lanciato una contro-mobilitazione,
dando appuntamento in piazza delle Erbe per le 18, in contemporanea con la
manifestazione forzanovista. «Lo abbiamo detto più volte che nella nostra città
non può esserci spazio per i neofascisti di ogni tipo» si legge nell’appello,
che prosegue rimarcando come Padova abbia dimostrato più volte «di avere un
tessuto sociale e culturale in grado di respingere senza se e senza ma eventi
di questo genere».
Sono state tante le prese di posizione pubbliche susseguitesi dopo l’annuncio
della manifestazione neofascista; addirittura il sindaco Sergio Giordani ha
espresso parole ferme volte a «evitare che la nostra città subisca parate
neofasciste che inneggiano alla cancellazione di diritti e conquiste sociali
acquisite da decenni».
Nonostante questo, nella mattinata di mercoledì 27 marzo, il Questore Paolo Fassari, già resosi protagonista lo scorso 9 marzo per aver fatto sfilare a Padova un corteo antiabortista, ha deciso di impedire lo svolgimento del corteo anti-fascista, confermando invece lo svolgimento della parata di Forza Nuova. Padova deve essere aperta al fascismo e chiusa a tutti gli altri: è così che possiamo sintetizzare questa decisione.
Subito dopo aver appreso la notizia, varie realtà antifasciste hanno fatto una conferenza stampa proprio sotto la sede del Comune. «Riteniamo inaccettabile questo provvedimento che rappresenta un pesantissimo attacco all'agibilità democratica e al diritto di manifestare» dicono ai giornalisti. E ancora: «Paolo Fassari si dimostra incapace di ricoprire il ruolo di Questore in una città viva e animata da inossidabili principi di libertà come Padova si sta dimostrando in questo denso inizio di primavera».
La volontà di manifestare contro Forza Nuova viene non solo è confermata, ma rilanciata e, sempre dalla conferenza stampa, viene rinnovato l'invito a ritrovarsi in un’assemblea pubblica, che si svolgerà questa sera (mercoledì 27 marzo) alle 20.30 al Centro Sociale Occupato Pedro. Assemblea che avrà lo scopo di organizzare la mobilitazione e mettere insieme le tante anime e forze dell’antifascismo cittadino: «rivolgiamo un invito a tutta la città per dimostrare in tante e tanti nel presidio che confermiamo in Piazza delle Erbe, il proprio rifiuto ai neofascisti di Forza Nuova e alle scelte antidemocratiche del Questore Paolo Fassari».