Il ministero dell’Interno ha recentemente annunciato l’intenzione di
costruire nell’ex base militare di Zelo il primo Centro di
identificazione ed espulsione per immigrati irregolari del Veneto. Sono
numerose le posizioni contrarie espresse in seguito alla notizia, ma la
maggioranza esprime la visione del Cie come problema locale.
Come
coordinamento di associazioni, movimenti e rappresentanti della società
civile, vogliamo invece esprimere e valorizzare un punto di vista
diverso: quello della persona rinchiusa, sofferente e privata dei
diritti fondamentali, non per avere commesso reati aberranti, ma per il
solo fatto di essere nella condizione di “straniero senza documenti”.
Persone
arrivate in Italia spesso per fuggire dalla miseria o dalla
persecuzione delle dittature, vengono rinchiuse come criminali e quindi
rimandate a forza in paesi in cui rischiano carcere, torture o morte. Si
susseguono i casi drammaticamente esemplari di immigrate irregolari
vittime di violenze ed espulse dall’Italia dopo avere denunciato il
proprio aguzzino. Numerose associazioni umanitarie, infine, hanno
rilevato abusi e violenze anche all’interno di queste strutture.
Crediamo
che l’eventuale insediamento del Cie a Zelo non sia un’emergenza
esclusivamente locale, ma riguardi tutti coloro che ritengono ingiusti e
immorali questi centri di detenzione per persone semplicemente
sprovviste di un pezzo di carta. E’ vitale rafforzare un messaggio
chiaro: no al Cie, né in Polesine, nè in Veneto, né altrove. Sì invece a
politiche sull’immigrazione che abbiano come punti fermi il rispetto
della dignità umana, l’inclusione e la promozione dell’individuo.
Il
24 settembre la rivista “Carta” promuove il Clandestino Day, una
giornata dedicata all’immigrazione con centinaia di iniziative in tutta
Italia. Il tema di quest’anno è la scuola, luogo di possibile, ma oggi
più che mai difficile, inclusione e integrazione tra popoli. Il
coordinamento aderisce alla giornata, conscio tuttavia che in Polesine
oggi l’urgenza è un’altra: ribadire il fermo “no” non solo a questo Cie,
ma a tutti i Cie, strutture indegne di esistere in una società civile.
L'appello del Coordinamento Veneto NO CIE
Rovigo - Clandestino Day. Contro il CIE nè qui né altrove
23 / 9 / 2010