29 novembre Global Climate March – manifestazioni in oltre 2.000 città del mondo

29 / 11 / 2015

Centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo stanno scendendo in piazza per contrastare dal basso i cambiamenti climatici, alla vigilia dell’inizio del lavori di COP-21 a Parigi, e per costruire un altro modello di sviluppo. Nonostante il clima di guerra e di emergenza che si respira a livello globale in queste settimane, la giornata di mobilitazione diffusa, prevista a livello globale per il 29 novembre, prevede oltre 2.000 marce per il clima in circa 150 Paesi. L’appuntamento più atteso è sicuramente a Parigi, dove gli attivisti sono scesi in piazza violando lo Stato d’emergenza. La polizia ha tentato di bloccare il corteo con lancio di lacrimogeni. Scontri e arresti nel corso del pomeriggio (segui articolo in costante aggiornamento).

In mattinata migliaia di persone hanno invaso le piazze di Oakland, Melbourne, Oslo, Stoccolma e Londra. Partecipatissime anche le marce a Dacca, Tokio, Wellington e Johannesbourg.

                                             

A Roma oltre 5.000 persone sono partite da Campo de Fiori per dirigersi verso il Colosseo.

In diverse città italiane ci saranno eventi simili ed iniziative territoriali nel corso del week-end. Ad Ancona ieri oltre 3.000 persone sono scese in piazza contro le trivellazioni nell'Adriatico, inaugurando la campagna contro la devastazione e saccheggio dei territori e contro lo Sblocca Italia.

Nel Nord.Est, a Trento oltre 500 persone hanno partecipato alla climate march. Tanti gli attivisti No Tav eNo Valdastico presenti, per segnalare il fatto che lottare contro il climate change significa innanzitutto contrastare la le grandi opere inutili. Alcuni interventi dal palco, allestito in piazza Duomo, hanno ribadito questi concetti ed hanno espresso la solidarietà nei confronti degli attivisti arrestati a Parigi dopo aver lanciato alcune iniziative di protesta verso COP-21.

Centinaia di persone anche a Treviso, con presenze di vari comitati territoriali, al grido di "No grandi opere, no trivelle. Cambiamo il sistema non il clima!". Duecento persone anche a Bolzano, con partenza dai quartieri popolari e chiusura nella piazza principale della città.

A Venezia centri sociali e comitato No Grandi Navi partecipano alla marcia, che ha visto scendere in piazza circa duemila persone. In numerosi interventi si sottolinea come il vero problema dei cambiamenti climatici sia questo modello di sviluppo e che il capitalismo non è più sostenibile. 

All'arrivo in Campo S.ta Margherita è stato lanciato un messaggio forte contro la cementificazione di Venezia e di tutta la Laguna.

centinaia a Treviso

200 persone a Bolzano

2.000 persone a Venezia