2 Aprile - Gradisca (Gorizia) Chiudere subito i Cie vergogna d'Europa

Presidio davanti al lager di Gradisca d'Isonzo dalle ore 16

Utente: folletto
30 / 3 / 2011

Cinque anni di vite spezzate.

Scioperi della fame, rivolte, tentativi di fuga, per fortuna spesso andati a buon fine, ma anche atti di autolesionismo, pestaggi, tentati suicidi.

A quasi cinque anni dall'apertura (la prima reclusione nella caserma Polonio risale al 7 marzo 2006), il CIE di via Udine a Gradisca d'Isonzo è quasi interamente distrutto dai suoi stessi reclusi: cento persone che dormono a terra in sala mensa senza letti né coperte.

Molti di questi provengono dalle rivolte nordafricane, esattamente come chi oggi si trova "recluso" a Lampedusa.

I C.I.E., che il Governo vorrebbe di fatto raddoppiare in tutta Italia, si confermano per quello che sono:una terribile idiozia.

Di fronte alle rivolte in Nord Africa e alla caduta dei regimi autoritari, i meccanismi di controllo e feroce repressione adottata dagli accordi di rimpatrio e respingimento dei migranti hanno dimostrato l'incapacità di controllare o "gestire" l'intensità dei flussi migratori.

Unicamente motivazioni ideologiche e un'assurda volontà persecutoria nei confronti dei migranti possono oggi giustificare la presenza nel nostro Paese di strutture simili. Oppure, una seconda ipotesi, molto più materiale: il fatto che finora i C.I.E.sono stati un business molto allettante per costruttori e “enti gestori”, anche di cooperative come la “nostra” Minerva di Gorizia o come l'attuale gestore della struttura di Gradisca d'Isonzo, il Consorzio di Cooperative e Associazioni di Volontariato Connecting People; di fatto la gestione del C.I.E di Gradisca costa oggi più di 5 milioni di euro all’anno.

Il 2 aprile 2011 in tutta Italia si manifesterà contro i bombardamenti in Libia e contro la guerra ai migranti. Facciamo nostro l'appello alla mobilitazione contro i bombardamenti e aderiamo a quella giornata proponendo un presidio davanti al C.I.E. Di Gradisca portando la nostra rabbia e indignazione rispetto a quanto in questi giorni vediamo succedere nel nostro Paese.

Invitiamo tutte le realtà organizzate e singoli cittadini, che in tutti questi anni hanno mantenuta alta l'attenzione su quanto accadeva all'interno di presidiare nuovamente quel dispositivo di guerra e repressione, non solo per la chiusura di Gradisca, ma anche contro i bombardamenti e contro l'ipotesi di apertura di altre strutture detentive per i migranti e profughi provenienti dal nord Africa.

A fianco di chi ha lasciato il proprio Paese nella speranza di un futuro migliore o di poter semplicemente sopravvivere ed è stato intercettato dalla polizia di frontiera, come anche di chi vive in Italia da anni e ha perso il lavoro e non si è visto rinnovare il permesso di soggiorno, o ancora di chi, vittima di tratta, da una strada è finito dietro le sbarre.

Sabato 2 aprile 2011 - via Udine Gradisca d'Isonzo - Ore 16.00

Ritrovo nelle stazioni Fs - Trieste h.14:30 - Monfalcone h.14:45

Ass. Ya Basta - Fvg